Denunciato per resistenza e minacce il padre del proprietario
Gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti a fronte di una segnalazione arrivata alla Centrale Operativa intorno alle 7 del mattino. Sul posto erano già presenti gli agenti della Polizia di Stato, che con l’aiuto di una residente erano riusciti a rinchiudere il cane di grossa taglia di razza dogo argentino nell’androne di un palazzo di via Deledda, poiché vagava senza guinzaglio. Gli agenti sono poi stati raggiunti da un’altra residente, che poco prima era stata aggredita insieme al proprio cagnolino dal dogo. Con l’aiuto delle residenti la Polizia Municipale è riuscita a rintracciare il proprietario del dogo, un 38enne marocchino residente nello stabile dove era stato richiuso il dogo, che da qualche tempo passava la notte nelle cantine del palazzo.
Gli agenti, che nel frattempo erano stati raggiunti da una seconda pattuglia e dall’Ispettore in servizio esterno, hanno dunque ispezionato le cantine e hanno infine trovato il padrone del cane che dormiva in una cantina con la porta aperta. Dopo averlo svegliato, lo hanno invitato a legare al guinzaglio l’animale e a fornire i propri documenti e quelli del cane. Un’altra residente aveva intanto raggiunto gli agenti per raccontare loro che intorno alle 7.15, il proprio figlio in compagnia del suo cane di razza pitbull, era stato aggredito dal dogo che lo aveva morso sotto il ginocchio sinistro, mentre il cane aveva riportato lesioni all’occhio e all’orecchio destro. Una volta recepita la dinamica delle aggressioni, l’Ispettore ha attivato il servizio veterinario per gli interventi di competenza.
Dopo varie ricerche nell’appartamento del 38enne, gli agenti hanno appreso che il cane era stato regolarmente denunciato all’anagrafe canina sotto la proprietà del figlio 19enne del signore marocchino, e dotato di microchip. Il figlio è dunque stato sanzionato per omessa custodia dell’animale.
Per chiudere l’intervento gli agenti dovevano solo identificare il padre del ragazzo, che non era ancora stato in grado di fornire documenti, ma è a questo punto che la situazione è degenerata senza motivo e ha portato il 38 enne a essere denunciato per resistenza e minacce. Il 38enne aveva in prima battuta dichiarato di avere dimenticato i documenti al lavoro e aveva chiamato un amico per farseli portare. Uscito all’esterno dell’edificio verso le 10.15 in compagnia degli agenti, con il pretesto di aver visto arrivare l’amico, il 38enne è però fuggito facendo perdere le proprie tracce, salvo poi essere rintracciato poco dopo in via Svevo ed essere portato al Comando di via Ferrari, dove è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Alle 12 circa, il 38enne ha detto di sentirsi male ed è stato portato al Pronto soccorso dell’Ospedale S. Orsola dal 118, sempre piantonato da una pattuglia. Durante la visita il 38enne si è innervosito all’improvviso ed ha minacciato uno degli agenti presenti, che era intervenuto nel corso della mattinata. Riportato alla calma e ritornati agli uffici di via Ferrari, il soggetto è stato denunciato anche per minacce.
Uno degli agenti intervenuti in mattinata ha riportato diverse contusioni e una frattura del mignolo della mano destra.
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