Documenti falsi: due arrestati dalla Polizia locale

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I documenti sequestrati dalla Polizia locale di Modena

L’indagine dopo un controllo stradale: sequestrate nove carte d’identità e due patenti romene contraffatte con cui veniva elusa la normativa sugli extracomunitari. Denunciato un minore

MODENA – La Polizia locale di Modena ha arrestato due persone, un 35enne e una 41enne, e ha denunciato un minore per possesso di documenti falsi: i tre, originari della Moldavia e irregolari in Italia, avevano nella loro disponibilità 11 documenti di identità romeni contraffatti, come è emerso nell’indagine scaturita da un controllo stradale a cui è stato sottoposto l’uomo mentre era al volante di un’auto.

Nei giorni scorsi, infatti, una pattuglia del Comando di via Galilei ha ritirato la patente al 35enne, un documento di guida apparentemente emesso dalle autorità della Romania, per una violazione amministrativa alle norme del Codice della strada. L’uomo, formalmente residente in Italia, non aveva ancora convertito la sua patente alla Motorizzazione civile come previsto dalla normativa: i cittadini stranieri che vivono nel nostro Paese possono circolare col documento di guida estero, infatti, per un anno se extracomunitari e per due anni se europei. Trascorso questo periodo devono provvedere, appunto, alla conversione della patente straniera in italiana: se non lo fanno e vengono scoperti, il documento può essere ritirato dagli organi di polizia.

I successivi controlli sulla patente romena sequestrata, sviluppati come di consueto dall’ufficio di polizia giudiziaria della Polizia locale, hanno permesso di appurarne la contraffazione ed è scattato il sequestro. È emerso, inoltre, anche che il 35enne si era iscritto all’Anagrafe comunale attestando un’identità falsa.

Su delega della Procura, quindi, l’abitazione dell’uomo è stata perquisita e sono stati scoperti altri dieci documenti romeni falsi (nove carte di identità rumene e una patente) intestati a sette persone diverse. Nell’appartamento erano presenti anche la 41enne e il minore; per tutti la contestazione penale è, a vario titolo, quella disciplinata dall’articolo 497 bis del Codice penale, cioè possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, fattispecie che prevede fino a cinque anni di reclusione. I tre, identificati attraverso le verifiche sulle banche dati ministeriali, sono stati accusati anche della violazione delle normative sull’immigrazione. Il Tribunale ha poi convalidato l’arresto del 35enne e della 41enne.

L’uomo, inoltre, è stato sanzionato con due verbali per oltre 6mila euro. A suo carico ci sono due illeciti amministrativi del Codice della strada: di fatto, al momento del controllo della Polizia locale guidava senza una patente autentica e l’auto che conduceva era stata intestata solo in maniera fittizia, attraverso l’esibizione di titoli falsi. Proprio grazie a quei documenti contraffatti, come ipotizzato dal Comando di via Galilei, i tre indagati eludevano la normativa sulle persone extracomunitarie: per i cittadini dell’Unione europea, a cui appartiene anche la Romania (e non la Moldavia), è prevista, infatti, la libera circolazione negli spazi dell’Ue e per la permanenza in Italia non occorre il permesso di soggiorno.