Discriminazioni, riconoscerle per combatterle

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Al Centro per le famiglie di via del Gambero lo sportello che offre accoglienza, ascolto, consulenza e promuovere laboratori sul tema all’interno degli Itinerari didattici di Memo

Isolamento

MODENA – Si rivolge a tutte le persone che stanno subendo atti discriminatori per lingua, origine etnica o sociale, provenienza geografica, orientamento sessuale, colore della pelle, età, orientamento politico, convinzioni, pratiche religiose, handicap e di genere il punto di ascolto antidiscriminazioni attivo al Centro per le famiglie del Comune di Modena, in via del Gambero 77.

Nel 2003, con il progetto europeo Antenne, il Comune in collaborazione con le associazioni della rete locale ha infatti dato vita allo sportello antidiscriminazioni aderendo poi nel 2007 alla Rete Regionale Antidiscriminazione (Unar) con funzione di Nodo di Raccordo della rete e degli sportelli provinciali. Lo scopo del nodo è fornire un punto di raccolta di segnalazioni, accoglienza, ascolto e orientamento a chiunque si senta vittima di discriminazione e realizzare interventi di sensibilizzazione con l’obiettivo di prevenire atti discriminatori e promuovere una cultura dei diritti e dell’uguaglianza.

Allo sportello (aperto lunedì e giovedì dalle 16 alle 18, tel. 059 8775848; email: antidiscriminazione@mediandoweb.it) personale con formazione nel campo della prevenzione e contrasto della discriminazione, è a disposizione per una prima fase di accoglienza, ascolto e consulenza. Chi vi si rivolge viene innanzitutto aiutato a valutare l’accaduto per comprendere se si è affettivamente trattato di discriminazione, cioè se l’esclusione da un servizio o un’opportunità (per esempio casa o posto di lavoro) sia dovuta a ragioni di nazionalità o origine etnica, genere, disabilità o condizione psichica, a causa dell’età, credo religioso o orientamento sessuale, oppure se sia dovuta a ragioni non riconducibili a comportamenti discriminatori. Se si tratta di discriminazione vengono illustrate le possibili azioni da intraprendere, le associazioni e i servizi sul territorio che possono aiutare in modo concreto a fare valere i propri diritti.

Lo sportello promuove inoltre azioni di sensibilizzazione e prevenzione, come i laboratori “Strappiamo l’etichetta” inseriti nell’offerta degli Itinerari didattici di Memo, rivolti alle scuole di primo e secondo grado. Sempre nelle scuole e con le scuole si realizza anche il progetto che si svolge in occasione della settimana contro il razzismo (a marzo) coinvolgendo gli studenti che all’interno delle stesse scuole e possono essere potenziali vittime e i loro compagni. Per la settimana contro il razzismo vengono inoltre co-progettate azioni di promozione e sensibilizzazione con le scuole o altri soggetti del territorio.