Discriminazione e violenza di genere, nuovi aiuti per le donne in difficoltà grazie ai contributi economici

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PARMA – Per le donne vittime di violenza è attiva da subito e fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di ottenere i contributi economici finalizzati al raggiungimento di una indipendenza abitativa e al reinserimento lavorativo. Lo scopo è favorire la fuoriuscita dai circuiti assistenziali, spesso bloccati dalla mancata offerta del mercato immobiliare e di opportunità lavorative adeguate.

Un sostegno che si inserisce nell’ambito delle progettualità che il Comune di Parma e l’Associazione Centro Antiviolenza di Parma portano avanti, in un’ottica di corresponsabilità e sussidiarietà, per la gestione di servizi a favore di donne vittime di violenza, promuovendo iniziative di contrasto alle discriminazioni di genere, finalizzate alla prevenzione, protezione e supporto all’uscita da situazioni di violenza di genere.

Sulla base delle indicazioni regionali, le donne e i/le loro figli/e vittime di violenza inserite in un progetto personalizzato, costruito insieme a Comune e Centro Antiviolenza, potranno beneficiare di un contributo fino a 6.000 euro che potrà finanziare:

  • spese inerenti lo stabilizzarsi in un contesto abitativo sicuro e non precario (es. il pagamento di utenze, canoni di locazione, ratei di mutuo, depositi cauzionali per la locazione di un appartamento, spese per la manutenzione ordinaria di alloggio, acquisito di arredi / elettrodomestici);
  • abbonamenti a mezzi pubblici della donna e delle/dei proprie/i figlie/i e altre spese per il trasporto pubblico
  • spese per il conseguimento della patente di guida
  • spese scolastiche e/o per accudimento dei figli (come le babysitter)
  • spese per l’accesso a corsi di formazione professionalizzanti.

È inoltre previsto un contributo in denaro, fino a 200 euro mensili, per un periodo massimo di 6 mesi, per l’avvio dell’autonomia, in favore delle vittime che non percepiscono già il reddito di libertà.

Per potere accedere ai contributi le donne possono rivolgersi direttamente alla loro Assistente sociale di riferimento, presente nei quattro Poli territoriali del Comune di Parma, o all’operatrice che le sostiene all’interno del Centro Antiviolenza.

Assistente sociale e operatrice del Centro Antiviolenza  stileranno insieme alla donna un progetto finalizzato al raggiungimento di un percorso di vita indipendente, in un contesto domiciliare dignitoso e sereno, per il finanziamento del quale si potrà chiedere una cifra complessiva fino a 6.000 euro.

Il tema della violenza di genere è una “questione” strutturale e trasversale a tutte le culture e fasce di età, che necessita di essere affrontato con progetti individualizzati in base alle singole situazioni personali e con azioni di sensibilizzazione intergenerazionali e interculturali, in modo da garantire il libero sviluppo della persona e della dignità della donna e, nel caso, dei figli, favorendo la cultura delle pari opportunità.