I fatti risalgono all’inizio dello scorso mese, quando allertati da alcuni residenti della zona che segnalavano autocarri intenti a scaricare balle di rifiuti, gli operatori della Polizia locale si erano immediatamente recati sul posto indicato e avevano sorpreso diverse persone ancora impegnate a scaricare i rifiuti in un’area agricola recintata. Dall’autoarticolato di una ditta di trasporti con sede in Veneto, alcuni operari erano infatti intenti a scaricare materiali provenienti da lavorazioni tessili ed è stato subito evidente che né l’autotrasportatore né gli operai erano in possesso dei titoli autorizzativi per la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio di rifiuti in quell’area.
Gli operatori del Nucleo di Polizia commerciale hanno quindi accertato le prime violazioni elevando sanzioni amministrative a carico del conducente dell’autocarro per complessivi 3.200 euro. L’area agricola di 3mila metri quadri di superficie, i rifiuti e i macchinari presenti sono stati sequestrati. Intervenuti sul posto, i tecnici di Arpae hanno classificato la natura dei materiali abbandonati quale “rifiuto speciale non pericoloso identificabili come scarti tessili”.
I successivi accertamenti della Polizia giudiziaria hanno fatto emergere che il proprietario del terreno aveva concesso in comodato l’area agricola al titolare di una ditta con sede in provincia di Padova, il quale lo aveva utilizzato per abbandonare gli scarti provenienti dalla Toscana, tramite una società di trasporti veneta: tutto in totale assenza di autorizzazioni.
Sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria il proprietario del terreno, il committente e organizzatore del trasporto e stoccaggio rifiuti, nonché il titolare della ditta di trasporti che ha effettuato l’attività in assenza di titoli abilitativi. Il proprietario del terreno è un modenese di anni 45, gli altri due invece sono originari della provincia di Padova, rispettivamente di anni 29 e 44.
La presenza degli operai intenti a scaricare i rifiuti è stata segnalata invece all’Ispettorato del lavoro di Modena in relazione all’assenza di contratti di lavoro con la ditta di Padova che stava utilizzando il terreno, mentre sono in corso accertamenti per stabilire l’esatta provenienza del materiale abbandonato.
Intanto, i rilievi effettuati sono stati comunicati al settore al Settore Ambiente, Edilizia Privata ed Attività Produttive del Comune per dare il via all’iter che porterà al corretto smaltimento dei rifiuti e al ripristino dell’area. Ed è stata inoltrata anche apposita relazione per valutare l’esistenza del reato edilizio a carico del proprietario dell’area per il cambio di destinazione d’uso dall’originaria destinazione agricola. Nel frattempo, l’area che resta sotto sequestro, sarà monitorata dalla Polizia locale.
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