Disagio giovanile, mercoledì 19 luglio in sala Cervi l’anteprima del cortometraggio “Stay”

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Uno short horror film per la prevenzione di autolesionismo e suicidio

BOLOGNA – Mercoledì 19 luglio alle 18.30, nella sala Cervi della Cineteca, in via Riva Reno 72, sarà presentato e proiettato in anteprima, il short horror film “Stay, un progetto realizzato nell’ambito di una rete di servizi di prevenzione per il disagio giovanile che offre l’Ufficio Giovani del Comune di Bologna insieme all’Associazione Dedalus – Centro di psicoanalisi di Bologna. Sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna – Area Economia della Cultura e Politiche Giovanili nell’ambito della convenzione per l’attuazione del programma “GECO 12 – Giovani Evoluti e Consapevoli” finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rientra tra le iniziative di innovazione sociale finalizzate a prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale, generato e/o accentuato dalla pandemia, soprattutto degli adolescenti, in area di prevenzione al disagio, in grado di rispondere alle sfide dell’emergenza educativa, ai bisogni e al disagio delle nuove generazioni, che la pandemia ha fatto esplodere e costruire nuove forme di risposta capaci di dare soluzioni innovative e di sistema.

Alla presentazione interverranno:
Mattia Santori, consigliere delegato alle Politiche giovanili del Comune di Bologna
Fabio Abagnato, Emilia Romagna Film Commission
Arianna Marfisa Bellini, psicoanalista Dedalus Aps
Luca Canali, regista

“Stay dà ai ragazzi la possibilità di riconoscere la propria sofferenza e di capire che ci sono adulti che non hanno paura di ascoltarla e di guardarla in faccia. Sapere che le Istituzioni li vedono e li possono accogliere gli permette di chiedere aiuto” Mattia Santori, delegato alle Politiche giovanili

“J. Lacan ci insegna che esistono due sole cose che non si possono guardare in faccia: il sole e la morte. Stay compie questo miracolo: ci fa guardare in faccia l’orrore della morte, senza sottolineare l’illusione della pace eterna” Arianna Marfisa Bellini, psicoanalista

“Stay si mette dalla parte dello sguardo. Esiste in tutte le parti del teatro tranne sul palcoscenico, il luogo per eccellenza della facciata rimane vuoto” Luca Canali, regista

Scheda del cortometraggio
SHORT FILM: STAY Durata: 7 minuti
Location: Teatro Comunale Politeama di San Giovanni in Persiceto (Bologna)
Regia: Luca Canali
Con Alice Zanini e Michele Montaguti

Una ragazza appena laureata, in attesa di trovare un’occupazione più consona ai suoi desideri, lavora come maschera nel teatro diretto dalla madre. Nel segreto della sua solitudine compie atti di autolesionismo. Una sera come le altre, durante il suo odiato ultimo giro di controllo della sala prima di chiudere, scopre di non essere sola come credeva.

Al termine del cortometraggio una schermata indicherà le modalità di accesso ai servizi psicologici gratuiti dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna.

Autolesionismo e suicidio: il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia sui 4.000 suicidi l’anno oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni, percentuale altissima per un sintomo mentale. Accanto a questo dato preoccupante si regista una crescita di fenomeni di autolesionismo: In Italia, gli studi sui campioni non clinici confermano le stime internazionali di incidenza tra il 13% e il 41,5% negli adolescenti e tra il 17% e il 41% nei giovani adulti.Un numero consistente di studi ha messo in evidenza la prevalenza femminile del comportamento, mostrando, ad esempio, che sono fino a tre volte più numerose le donne autolesioniste rispetto agli uomini, che il rischio di autolesionismo è di 1:7 per le donne e di 1:25 per gli uomini, che il comportamento è più diffuso tra le adolescenti e giovani adulte.

Gli studi clinici più recenti hanno sottolineato l’importanza della prevenzione psicologica anche relativamente a questi sintomi mentali. Per anni si era temuto che parlare di questi fenomeni portasse a condotte emulative, ora la prevenzione ha mostrato quanto sia efficace invece affrontare apertamente le problematiche di autolesionismo e suicidio.

Perché l’horror: per parlare ai giovani è quantomai necessario utilizzare i loro mezzi comunicativi di elezione: il video.Le serie tv ed i film che maggiormente prediligono sono di genere horror, (Stranger Things) fantasy noir (The Umbrella Academy), thriller psicologico (13 Reasons Why), solo per citarne alcune.
L’horror è il genere che da sempre mette in contatto l’uomo con le sue paure più ancestrali. Da quando è nato, come genere letterario, ha preso le distanze dalla razionalità e dalla chiarezza della logica del pensiero cosciente, consentendo allo spettatore di aggirare le proprie difese dell’io grazie alla sovraesposizione alla paura, all’inaspettato, al soprannaturale.Studi psichiatrici e psicologici hanno da sempre mostrato la valenza catartica di questo filone. Lo psicoanalista freudiano M.Grotjahn l’ha definito addirittura “autoterapia psichiatrica per gli adolescenti” .
Su uno studio degli anni ‘90 della School of Medicine of Southern California invece si legge “I film dell’orrore svolgono per gli adolescenti molte delle funzioni che le fiabe svolgono per i bambini più piccoli”.

Abbiamo deciso dunque di utilizzare questo genere narrativo per affrontare i più terribili dei sintomi psichiatrici, quelli che coinvolgono la violenza agita verso se stessi sotto forma di cutting, pugni, bruciature, capelli strappati…fino ad arrivare al più misterioso ed estremo dei gesti, il suicidio, proprio per permettere ai ragazzi di identificarsi nel dolore del personaggio senza prenderne le distanze.

Il progetto di prevenzione all’autolesionismo e al suicidio attraverso la realizzazione del cortometraggio Stay ha tra i suoi obiettivi proprio quello di essere inserito nel sistema culturale e nelle politiche giovanili del territorio, grazie al coinvolgimento di diverse istituzioni: Ufficio Giovani del Comune di Bologna, teatro Comunale Politeama di San Giovanni in Persiceto, Comune di San Giovanni in Persiceto, Mezzi Pubblici, Cineteca di Bologna, Cinema, Scuole medie superiori di primo e secondo grado del Comune di Bologna, biblioteche ed Università.
Un cortometraggio con un minutaggio così breve permette una distribuzione agile ed una facilità di utilizzo sia sul territorio locale che su quello nazionale ed internazionale. Può essere mandato in onda prima della proiezione di qualunque lungometraggio, può essere fruibile tramite dispositivi mobili, piattaforme social, affissioni pubbliche con qrcode, festival nazionali ed internazionali, scuole, biblioteche e Università.

Regia, soggetto e sceneggiature Luca Canali: musicista, compositore, batterista (Electrocution, Folder, Addiction Crew) graphic designer (Feltrinelli Milano, Cinius) è al suo secondo cortometraggio horror
Co-sceneggiatrice Arianna Marfisa Bellini: psicoanalista e autrice, pubblicazioni ( L’orfano e la balena, All you need is Freud) fumetto sul bullismo (Quando non mi vedi), podcast (Effetto Cortocircuito, Domande Nel cassetto), mostre (Tempo per gli sbagli, Sottoforma), spettacolo teatrale, performance e videoinstallazioni (Sembianze, Relazioni).

Dedalus Aps Centro di Clinica Psicoanalitica da sempre affianca la sua pratica clinica a progetti di prevenzione dei sintomi del disagio giovanile. Dal 2009 collabora con L’ufficio Giovani del Comune di Bologna con i progetti degli sportelli psicologici gratuiti PsyinBo, PsyOnline e la rubrica All you need is Freud. Ha al suo attivo conferenze, convegni, interventi nelle scuole e diversi progetti artistici.