MODENA – Si parte con sostegni individuali e un percorso di formazione sul digitale, attività di laboratorio e tirocini, gite di un giorno o poco più, fino ad arrivare, dopo un percorso graduale e progressivo, all’inserimento lavorativo e ad uscire dal nucleo familiare per abitare in autonomia insieme ad altre persone con disabilità in alloggi appositamente studiati.
Sono gli obiettivi del progetto triennale “Costruire percorsi di autonomia per persone con disabilità, in collaborazione con le associazioni” candidato dal Comune di Modena ai fondi Pnrr e ammesso a finanziamento nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e coesione” per un importo complessivo di 715mila euro.
Il progetto, elaborato dal settore Politiche sociali insieme ad alcune associazioni del territorio che si occupano di disabilità (Fondazione Vita Indipendente) e di inserimento lavorativo (le coop Intandem e Onyvà), oltre che con il Centro Servizi Volontariato, si muove su tre piani: della progettazione individualizzata rivolta a ciascuno dei 12 destinatari; dell’abitazione con adattamento degli spazi anche attraverso la domotica; del lavoro prevedendo lo sviluppo di competenze digitali tali da consentire un’occupazione anche a distanza.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha confermato la validità del progetto e già sottoscritto l’accordo con il Comune di Modena per la realizzazione. Il prossimo passo sarà quindi la convenzione stipulata dall’amministrazione comunale con gli enti del Terzo settore che hanno aderito alla co-progettazione.
Una volta costituita l’equipe di progetto, saranno dunque individuati i 12 beneficiari del progetto e insieme a ciascuno, in base a dati sanitari, osservazioni educative nei contesti di vita e competenze sugli interessi personali, verrà redatto il progetto personale.
All’interno del patrimonio di edilizia pubblica sono già stati scelti quattro alloggi che, una volta accorpati e ristrutturati in accordo con Acer, consentiranno di realizzare due gruppi appartamento. Dal prossimo autunno potranno infatti ospitare le persone per le quali, nel frattempo, sono previste attività finalizzate a sostenere la convivenza nel piccolo gruppo, oltre che la conoscenza degli operatori e del territorio. Da gennaio saranno realizzate anche brevi esperienze nella palestra di autonomia, uscite sul territorio in piccoli gruppi, incontri strutturati con le famiglie.
Contemporaneamente, i 12 destinatari frequenteranno corsi di formazione della durata minima di otto mesi per acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro, tenendo anche in considerazione i profili attualmente richiesti. I percorsi, a piccoli gruppi di quattro o cinque persone, prevedono infine l’inserimento lavorativo attraverso stage e tirocinio formativo.
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