Direzionale Manfredini, ordinanza per le chiusure

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Il Comune intima alla proprietà di intervenire urgentemente per evitare gli accessi abusivi nell’edificio abbandonato

MODENA – La proprietà del Direzionale Manfredini di viale Corassori a Modena deve intervenire rapidamente per “evitare fenomeni di degrado urbano, occupazioni abusive e situazioni di pericolo per l’ordine pubblico e l’integrità fisica della popolazione” chiudendo varchi e accessi all’edificio abbandonato, così da prevenire ingressi non autorizzati. Le segnalazioni sono ormai diverse, anche relative a giovanissimi che mettono a repentaglio la propria incolumità entrando in un luogo comunque chiaramente non aperto al pubblico, e già la settimana scorsa il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aveva scritto alla proprietà, la società Numeria di Treviso, per sollecitare attenzione sul problema.

Ora il Comune interviene con un’ordinanza che impone la chiusura in muratura di tutte le porte periferiche del fossato e di ripristinare o consolidare le chiusure mediante rete elettrosaldata sul grigliato lato di via Monsignor Della Valle, come è già stato fatto sul grigliato sul lato di via Formigina. Si tratta di lavori da realizzare entro dieci giorni, per poi adottare, entro 30 giorni, anche ogni altra azione per la pulizia e la completa “messa in sicurezza dell’area realizzando, in particolare, ogni attività utile a evitare accessi non autorizzati dalla proprietà”.

L’ordinanza prevede che, in caso di inottemperanza, oltre alle sanzioni amministrative e a eventuali provvedimenti penali, gli interventi vengano realizzati d’ufficio, con accesso alla proprietà privata e recupero delle spese che rimangono, quindi, a carico dei proprietari.

Già nel 2019 il Comune era intervenuto con un’ordinanza per far rimuovere i ristagni d’acqua e poi nel dicembre del 2020 aveva emesso una diffida amministrativa a carico dei proprietari proprio per sollecitare interventi contro le intrusioni. Nel febbraio di quest’anno sono stati completati lavori di chiusura degli accessi (con alcuni ingressi murati) ed era stato incarico un istituto di vigilanza per il controllo dell’area e delle sue pertinenze. E ancora a maggio la proprietà ha ripristinato alcune chiusure degli accessi dopo la segnalazione di nuove intrusioni. Segnalazioni avvenute anche nelle scorse settimane a confermare una situazione estremamente critica dell’immobile.