BOLOGNA – L’iniziativa nazionale
Dipartimenti Eccellenti 2023-2027, promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca,
premia 11 Dipartimenti dell’Università di Bologna: un risultato molto lusinghiero che vede l’Alma Mater fra le università più consistentemente finanziate in Italia; in cinque anni, il finanziamento totale sarà di
90,7 milioni di euro. Si tratta di fondi che contribuiranno a rafforzare e valorizzare l’attività scientifica dell’Ateneo, con investimenti in capitale umano, infrastrutture di ricerca e attività didattiche di alta qualificazione.
Tra i Dipartimenti Eccellenti dell’Alma Mater selezionati dal MUR si confermano e vengono ulteriormente finanziati, dopo il successo nel bando 2019-2022, Chimica “Giacomo Ciamician”, Filologia Classica e Italianistica, Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, Psicologia “Renzo Canestrari”, Scienze Economiche, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche e Sociali e Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari. A questi si aggiungono tre nuovi Dipartimenti: Arti, Scienze Mediche e Chirurgiche e Storia, Culture, Civiltà.
A livello nazionale, il fondo annuale per i Dipartimenti Eccellenti è di 271 milioni di euro e va a premiare i migliori 180 dipartimenti universitari italiani, tenendo conto del numero massimo attribuibile a ognuna delle 14 aree scientifiche CUN. Con i suoi 11 Dipartimenti Eccellenti, l’Università di Bologna raccoglie il 6,7% del finanziamento totale.
Per quanto riguarda i fondi del PNRR, arrivano 254 nuove borse di dottorato di ricerca per l’Università di Bologna: un risultato che vale 10,08 milioni di euro, destinati ad avviare nuovi progetti di dottorato innovativi.
In particolare, 82 borse di dottorato – per un valore complessivo di 4,92 milioni di euro – sono destinate a dottorati di ricerca e dottorati innovativi per la Pubblica Amministrazione e il Patrimonio Culturale, mentre 172 borse di dottorato – per un valore complessivo di 5,16 milioni di euro – vanno a dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte delle stesse imprese.
I dottorati innovativi del PNRR sono pensati per la promozione e il rafforzamento dell’alta formazione e della specializzazione post-laurea. L’obiettivo è moltiplicare il numero di dottori di ricerca presenti nel nostro paese, collegando più strettamente questo percorso di formazione con il sistema delle imprese e con il mondo del lavoro. In questo ambito l’Alma Mater è il primo Ateneo italiano per numero di accordi con le imprese ed entità dei finanziamenti, con 172 borse finanziate, giungendo quasi a triplicare la media nazionale.
L’Alma Mater partecipa, inoltre, al progetto Casa delle tecnologie emergenti – CTE che si è classificato al primo posto del relativo bando nazionale del MISE, presentato dal Comune di Bologna e in partnership con Città Metropolitana di Bologna, Comune di Ravenna, Cineca, CNIT – WiLab , Gellify, G-Factor , TIM, Almacube , Creative Hub Bologna , ART-ER S. cons. P.A., Search On Media Group srl , Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale (Porto di Ravenna), START 4.0.
Il progetto – per il quale sono stati richiesti al Ministero 13,7 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro per l’Università di Bologna – ha l’obiettivo di avviare centri di trasferimento tecnologico per supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di startup, favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese, con focus su temi all’avanguardia come Blockchain, Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale, 6G e tecnologie quantistiche.
«Dopo il successo nazionale dei bandi PNRR, si conferma – dichiara il Magnifico Rettore, Giovanni Molari – la straordinaria qualità della ricerca Alma Mater. I riconoscimenti che ci giungono dal Ministero ci premiano in tutti gli ambiti disciplinari che fanno così ricco e forte il nostro Ateneo, e riconoscono la nostra capacità di interagire con istituzioni e imprese del territorio. Questi risultati sono il frutto di tanti talenti individuali e di un grande lavoro collettivo: esprimo il mio ringraziamento a chi li ha resi possibili. Ogni traguardo raggiunto deve spronarci a fare sempre meglio, con sempre più vivo senso di comunità al nostro interno e senso di responsabilità verso l’esterno».