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Dilva Rossetti, resp. Donne Fnp Cisl E-R: ‘Fermiamo la strage dei femminicidi’

EMILIA ROMAGNA – In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le pensionate ed i pensionati della Cisl dell’Emilia-Romagna ribadiscono con forza “Fermiamo la strage dei femminicidi”.

“Contro il dilagare di violenza fisica e psicologica, stalking contro le donne e femminicidi di giovani ed anziane -spiega Dilva Rossetti, neo responsabile Donne Fnp Cisl dell’Emilia-Romagna- le Pensionate della Cisl emilianoromagnola intendono impegnarsi in prima persona. Attraverso iniziative in una logica intergenerazionale, per sensibilizzare al rispetto della figura femminile”. Per Rossetti “occorre insegnare, senza retorica, che~fare del male non ha mai giustificazioni~e che l’amore non ferisce e non distrugge, semmai cura”.

In quanto donne e spesso fragili e/o non autosufficienti, anche le donne anziane subiscono violenza fisica e psicologica, in famiglia o presso le rsa in cui sono ospitate. “Si tratta di violenze non registrate –sottolinea Dilva Rossetti- perché la donna anziana spesso è sola, priva di adeguate risorse economiche e sociali, così da divenire invisibile per la famiglia e la società”.

Da qui l’importanza dell’agire del sindacato Pensionati Cisl, a tutti i livelli sul territorio con iniziative, incontri pubblici e tavoli specifici con le Istituzioni, affinchè le donne e gli uomini anziani siano soggetti sociali a pieno titolo, così da essere tutelati al meglio anche da qualsiasi episodio di violenza.

Gina Risi, segretaria generale Pensionati Cisl (Fnp) dell’Emilia-Romagna non ha dubbi: “Occorre abbattere gli stereotipi di genere, la base culturale su cui si innestano i processi di discriminazione delle donne. In ogni classe di età e ceto sociale persiste la convinzione dell’esistenza di ruoli di genere, che prevedono il primato dell’uomo nelle posizioni apicali e quello della donna negli oneri di cura e assistenza familiare. Definendo ciò che sono le persone e ciò che dovrebbero essere, producono aspettative differenti circa i comportamenti femminili e maschili, finendo così per condizionare non solo le idee, ma anche la dimensione etica dell’agire sociale”.

In Italia otto donne, ogni mese, muoiono per femminicidio. L’ultimo report del Ministero dell’Interno parla di 89 donne uccise in ambito famigliare/affettivo dal 1 gennaio 2024 al 27 ottobre 2024. Di queste vittime, 50 uccise per mano del partner o ex partner. Ed una vittima su cinque è over 70, uccise tutte dai mariti dopo matrimoni lunghi 40 o 50 anni. In Emilia-Romagna 9 sono le donne uccise da inizio anno al 25 ottobre 2024.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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