BOLOGNA – A causa dell’emergenza Coronavirus continua la didattica online e la necessità per le famiglie di avere in casa dispositivi che consentano ai loro figli di partecipare alle lezioni telematiche. A Bologna la domanda di molte famiglie è stata soddisfatta grazie quasi sempre alle forniture delle scuole. Per garantire il diritto allo studio anche l’Ordine degli Ingegneri di Bologna sta partecipando con una propria iniziativa.
Per venire incontro alle famiglie meno abbienti, nell’ambito del progetto di volontariato per le Scuole, l’Ordine degli Ingegneri ha recuperato direttamente da alcune aziende computer fissi e portatili dismessi che possono essere rigenerati. Al momento sono una decina quelli che su richiesta dell’Assessore all’Istruzione di San Giorgio di Piano (BO) Francesca Calandri sono stati recuperati e verranno consegnati. L’Ordine degli Ingegneri di Bologna conta inoltre di potere acquisire altri 10 PC da mettere a disposizione delle scuole che ne faranno richiesta.
L’acquisizione della strumentazione hardware da parte dell’Ordine è la seconda azione, nell’ambito dell’iniziativa promossa da un gruppo di Ingegneri volontari, per supportare le esigenze degli studenti d’ambito territoriale. Il mondo della scuola si è ritrovato a dover organizzare un modello di insegnamento/apprendimento a distanza, non sempre con attrezzature adeguate. Da qui l’intervento ed il supporto informatico di un gruppo di ingegneri volontari.
“I ragazzi delle scuole sono il nostro futuro – dice il coordinatore del progetto Ing. Vincenzo Tizzani. È a loro che dobbiamo rivolgere la maggior parte dei nostri sforzi. Ad oggi abbiamo una squadra formata da oltre quaranta ingegneri volontari che stanno affrontando le esigenze esposte dagli istituti del nostro territorio, tra i quali almeno la metà ha indicato tra le proprie esigenze quella di non lasciare indietro alcuni dei loro studenti, dotandoli, ed è l’aiuto condiviso dal nostro Ordine, degli strumenti più appropriati.”
In questo modo si potrà contare su classi scolastiche strutturalmente omogenee. Nello stesso tempo, nel panorama della evoluzione tecnologica, computer e laptop con caratteristiche inadeguate ai più moderni processi industriali risultano più che appropriati per servire nei programmi di didattica a distanza.
Tutte le aziende che volessero dismettere i propri computer contribuendo così all’iniziativa possono contattare l’ingegnere Tizzani scrivendo a vincenzoandrea.tizzani@ordingbo.it