Dichiarazione dell’assessora all’Ambiente Anna Montini

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palazzo del municipio RiminiRIMINI – Dichiarazione dell’assessora all’Ambiente Anna Montini:  

“Da qualche giorno si è tornato a parlare in sede parlamentare della possibilità di innalzare i limiti sui campi elettromagnetici, dagli attuali 6 V/m al valore di 61 V/m. Il tema è stato sollevato dal presidente di Assotelecomunicazioni il 22 febbraio scorso durante un’audizione alla Commissione industria, commercio, turismo al Senato nell’ambito dell’iter di approvazione del disegno di legge annuale per la concorrenza. Alla base della richiesta di aumentare i limiti in Italia ci sarebbe la necessità di eliminare quello che viene considerato un ostacolo alla concorrenza tra operatori del mercato, alla luce dei limiti più alti fissati da altri Paesi europei che adottano criteri meno cautelativi in materia. Secondo i rappresentanti del settore delle telecomunicazioni, gli attuali limiti di legge costituirebbero uno svantaggio competitivo per gli operatori poiché impedirebbero di utilizzare i siti di cui le società già dispongono sul territorio.

Ho già espresso in passato un forte scetticismo nonché la preoccupazione per questa strada che già recentemente il Parlamento non aveva escluso di intraprendere. E i motivi sono molteplici, a partire dalla prospettiva che il via libera all’innalzamento dei limiti non sia la strada per un mercato più equo e per maggiori benefici per l’intera società, ma aprirebbe invece a situazioni di difficile gestione per le amministrazioni locali, che sul campo devono autorizzare le singole installazioni, in un contesto in cui il principio precauzionale è assolutamente importante. Inoltre, va ricordato che altri paesi europei come il Belgio e il Lussemburgo, stanno mantenendo limiti bassi come quelli italiani. Nessuno nega la necessità di investire su una migliore infrastrutturazione tecnologica dei nostri territori, né tantomeno sulla necessità di andare a colmare il digitale divide che ancora penalizza alcune aree del nostro Paese, ma non è questa la via da percorrere.

Altro tema riguarda il ruolo dei Comuni: la diffusione oculata dei servizi e una parità di accesso degli operatori al mercato passa necessariamente da una pianificazione che non può escludere le amministrazioni locali, che giocano un ruolo chiave per la conoscenza delle esigenze del territorio e nel dare ordine alla mole di richieste di installazioni trovando le localizzazioni più adatte. Il Comune di Rimini si sta attrezzando in tale direzione: come noto stiamo lavorando alla definizione del nuovo regolamento per l’installazione delle antenne attraverso un tavolo che si sta riunendo con cadenza settimanale e che a breve si tradurrà in indicazioni operative. Le modifiche legislative al vaglio però sottrarrebbero capacità decisionali ai Comuni, limitando ancor di più la possibilità applicazione di un regolamento che andrebbe poi ripensato. Al contrario, servirebbero adeguati incentivi affinché gli enti locali siano nelle condizioni di introdurre regolamenti ad hoc tarati sulle caratteristiche del territorio e incentrati sull’imprescindibile dovere di tutelare la salute e il benessere dei cittadini”.