“E’ di questi giorni e di queste ore l’anticipazione che il Governo centrale e le sue emanazioni tecniche hanno messo la parola fine sul dibattuto progetto di nuovo parco eolico nell’area di Poggio Tre Vescovi, comprendente anche il territorio dell’alta Valmarecchia in Comune di Casteldelci.
A quanto pare, quello che in tanti avevano letto nei mesi scorsi come un ‘pasticcio burocratico’ che era andato a riaprire un’ipotesi progettuale che aveva già avuto la contrarietà delle comunità locali, è stato chiuso in sede di conferenza di servizi ministeriale, esprimendo un no definitivo all’intervento.
Ritengo che sia stata fatta la cosa migliore, nell’interesse pubblico e del futuro dei territori. Ribadisco ancora una volta le motivazioni che mi avevano già portato a esprimere forti perplessità circa il progetto di Poggio Tre Vescovi.
1) il paesaggio è tutelato dalla Costituzione;
2) il Ministero per i Beni Culturali ha proprio di recente investito risorse legate alla valorizzazione dei borghi e dell’entroterra proprio per offrire alla montagna gli strumenti per promuovere se stessa come deterrente per evitare lo spopolamento e la marginalità dei servizi;
3) diversi imprenditori in Valmarecchia, la stessa Regione, non si stanno risparmiando per realizzare progetti e politiche che vanno nella direzione di un nuovo modo di intendere l’economia legata al turismo sostenibile e alla bellezza dei luoghi e del paesaggio;
4) su iniziative come ‘Le terre di Piero della Francesca’ o i balconi della Gioconda, facciamo finta di avere scherzato? Voglio dire che la via imboccata da tempo anche dai paesi della Valmarecchia porta a un capolinea ben definito che è quello della valorizzazione dell’oro del paesaggio; di un giacimento inesauribile e eterno di bellezza, arte, cultura; dell’ospitalità; del turismo esperienziale; di una vocazione naturale che si fa modello di sviluppo concreto sulla base degli sforzi di istituzioni e privati. Il progetto di Poggio Tre Vescovi c’entra poco o nulla con questo.
L’interesse pubblico è da tutelare. E a quanto pare è stato tutelato.
E per questo si deve guardare al merito, alla sua potenzialità, alle sue prospettive, al pubblico interesse.
Per questo, ritengo, anche in sede tecnica statale si sia bocciato il progetto e da questo adesso si deve ripartire: dal paesaggio, dalle agevolazioni e progetti ministeriali e regionali per valorizzarlo e promuoverlo, dal futuro e dallo sviluppo della Valmarecchia e dell’intero territorio puntando su arte, cultura, e in definitiva su quello che Tonino Guerra definiva il ‘petrolio’ italiano: l’insuperabile bellezza”.
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