RIMINI – Dichiarazione del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad:
“In un contesto nazionale e internazionale mai così instabile e turbolento, funestato da un conflitto alle porte dell’Europa che ci scuote e ci paralizza, può apparire paradossale riflettere su programmazione e investimenti, ancor più in un comparto come quello del turismo che si regge sulla capacità delle persone di muoversi, viaggiare, divertirsi. Eppure è proprio in queste fasi di passaggio che si costruiscono e consolidano le basi per quello che, lo auspichiamo tutti, sarà il periodo del ritorno a una nuova normalità. Abbiamo il dovere di guardare avanti e di continuare a lavorare per lo sviluppo urbano, infrastrutturale e di servizi del territorio, innanzitutto per non disperdere il patrimonio di investimenti pubblici a cui abbiamo dato seguito da dieci anni a questa parte e che pone Rimini tra le realtà che meglio si stanno attrezzando ad affrontare le difficili sfide del futuro. Una radicale trasformazione urbana che si poggia sulla qualità ambientale, sulla sostenibilità e sulla ricucitura delle fratture, che ha nel Psbo e Parco del mare le sue due opere simbolo, che da sola però non basta, se non accompagnata da uno scatto anche da parte della compagine privata. A partire dalla necessità non più procrastinabile di modernizzare e riqualificare la nostra offerta ricettiva. Non a caso il sostegno all’ammodernamento delle strutture alberghiere rappresenta una delle priorità del mandato amministrativo, processo che può essere sostenuto anche da una rivisitazione delle modalità di assegnazione della classificazione alberghiera, che resta uno dei principali parametri a dettare le aspettative dei clienti e dunque la customer satisfaction. Oggi la classificazione viene determinata autonomamente dagli operatori, con una autocertificazione, come previsto dalla norma nazionale. Un meccanismo che oltre a non garantire una reale qualità delle dotazioni e dei servizi, si fonda sulla valutazione di elementi strutturali e di servizi ormai superati dalle nuove esigenze di chi si sposta, sia per business sia per piacere. Oltre all’innalzamento degli standard igienico-sanitari divenuto prioritario a seguito del Covid, vanno tenuti in considerazione anche gli standard internazionali di ospitalità ed elementi come l’atmosfera, il comfort, la preparazione del personale, l’attenzione alla qualità ambientale. Al centro, naturalmente, c’è la qualità del servizio e la trasparenza nei confronti dell’ospite, elementi indispensabili alla nostra offerta turistica presente e futura. Aspetti solo apparentemente secondari, ma oggi sono decisivi nel determinare l’effettiva qualità delle strutture alberghiere. È, a mio avviso, necessario mettersi a lavorare al più presto in collaborazione con Regione e istituzioni locali oltre che alle rappresentanze degli operatori ricettivi, per affrontare questo tema, strategico quasi quanto la rigenerazione fisica stessa”.