FORLÌ – “La chiusura di Eataly suscita, prima di tutto, grande preoccupazione per il destino della nostra splendida Piazza Saffi. Quando si verificano circostanze di questo tipo, frutto di fattori esterni alla volontà locale, nasce spontaneo un sentimento di profondo sconforto per il futuro dell’economia del territorio e per quello, altrettanto importante, delle persone che vi lavorano. A loro, più di ogni altri, rivolgo il mio primo pensiero. La stessa chiusura, tuttavia, va ragionata nell’ambito di un sistema del commercio e della ristorazione più complesso, colpito duramente dagli effetti del Coronavirus. Le manifestazioni dei giorni scorsi nelle piazze e per le strade di tutta Italia ne sono la riprova.
La crisi pandemica che ha già segnato il destino di molti negozi di vicinato e quello di altrettante piccole medie imprese del territorio, non ha esonerato, a Forlì come a Bari, il colosso di Farinetti. Nonostante i tentativi di lungo corso, profusi dalla compagine societaria, di rendere il punto vendita di Piazza Saffi più sostenibile e attrattivo per la comunità locale, la zona rossa e le restrizioni dettate dalla pandemia hanno accentuato una situazione aziendale che è parsa, negli ultimi tempi, preoccupante e a tratti irreversibile.
Il ridimensionamento di Eataly e la chiusura del punto vendita forlivese rappresentano, dunque, un esito prevedibile alla luce della grave situazione di crisi venutasi a creare con lo scoppio della pandemia. Laddove erano già presenti, le difficoltà per molti commercianti si sono aggravate in quest’ultimo anno rendendo sofferta, ma necessaria, la decisione di chiudere. Una decisione di cui non possiamo che prendere atto poiché non ascrivibile, in nessun modo, alla volontà di questa Amministrazione. Ciò nonostante, il Comune di Forlì, per quanto di sua competenza, farà tutto il possibile per garantire la riapertura di uno degli immobili simbolo del nostro centro storico.”
Gian Luca Zattini
Sindaco di Forlì