SAN MAURO PASCOLI (FC) – Giovanni Pascoli appassionato fotografo. Per la prima volta una grande mostra fotografica indaga e racconta un aspetto inedito e curioso del Poeta di San Mauro che amava talmente tanto questa novità tecnologica del suo tempo da arrivare ad averne oltre un migliaio di fotografie nell’arco della sua vita. “Dell’etereo sole. Giovanni Pascoli fotografo” è il titolo della mostra, che sarà inaugurata sabato 22 ottobre alle ore 16,00 a Villa Torlonia Parco Poesia Pascoli, che il Comune di San Mauro Pascoli dedica al Poeta nelle vesti inedite di fotografo. Curata da LabFilm, Mauro Bartoli e Claudio Ballestracci per gli allestimenti, la mostra è realizzata con l’importante finanziamento del Ministero della Cultura attraverso il Fondo Cultura 2021 e vede la collaborazione del Comune di Barga, della Fondazione Pascoli, dell’Accademia Pascoliana, Met Santarcangelo e Museo Musicalia di Cesena, oltre alla supervisione scientifica della direzione museale del Parco Poesia Pascoli.
Un’operazione importante che si inserisce nel percorso da anni intrapreso dal Comune di San Mauro nel cercare di valorizzare la poetica e la vita di Giovanni Pascoli, indagandone gli aspetti inediti e poco conosciuti, facendo emergere spesso un ritratto del Poeta che stride enormemente con la descrizione, tramandata negli anni, di un poeta delle piccole cose, del nido famigliare e poco interessato al mondo circostante. Questa mostra ancora una volta ribalta la percezione e ci consegna un Poeta figlio del suo tempo e precursore di tematiche, e soprattutto un Pascoli ancora attuale, contemporaneo, un narratore dell’avvenire.
La mostra, che sarà allestita nello spazio espositivo Sala delle Tinaie, si concentrerà sul racconto poetico di Pascoli attraverso le fotografie: l’allestimento ricreerà un ambiente domestico, che riporterà il visitatore al periodo di inizio Novecento. Saranno riproposte in grande formato le fotografie di Giovanni Pascoli, scattate per lo più in ambiente domestico: il Poeta nel cortile di casa, colto in situazioni di vita quotidiana, come una sorta di selfie scattati a fermare la vita che scorre nella casa di campagna. Tra le foto, una serie è incorniciata su passepartout con la dicitura “Opus aetherii solis et Iani Nemorini”: opera dell’etereo sole e di Giovanni Pascoli.
La mostra mette al centro la fotografia ma ha l’obiettivo di far percepire alcuni aspetti importanti: le fotografie sono realizzate da un Poeta, con la sua Kodac a soffietto (conservata a Casa Pascoli a Barga e riproposta nell’allestimento) ma l’intento non è quello di promuovere Pascoli grande fotografo ma raccontare la sua passione per la novità tecnologica del tempo (fotografare era un’operazione complessa all’epoca, non immediata come oggi) e ritrovare la sua poetica anche nelle immagini.
Oltre alla riproduzione delle fotografie, stampate su supporti rigidi a partire da scansioni di grande qualità, si esporranno anche alcuni originali ricreando così la fascinazione che la vista di una fotografia d’epoca crea. Saranno inoltre riprodotti brani di poesie e scritti di Pascoli, in dialogo ed in rapporto con le sue fotografie: le immagini dei contadini con gli scritti politici e sociali (ad esempio Italy), un particolare dell’ambiente fotografato che si ritrova descritto in una poesia. La mostra sarà anche arricchita da contributi video e da un piano melodico del primo Novecento che riprodurrà le musiche d’epoca ascoltate da Giovanni Pascoli.
Una parte dell’allestimento sarà poi dedicato al lavoro fotografico dell’epoca: le immagini scattate su lastre di vetro e stampate successivamente a contatto, le immagini che si sviluppano e si formano immerse nei liquidi. Una parte scenografica che emozionerà sicuramente i visitatori. Visitatori che al termine del percorso di visita saranno coinvolti nel legare ad una fotografia di Pascoli un proprio ricordo, a cercare nella memoria se quell’immagine di oltre un secolo fa risveglia un proprio momento vissuto. Il ricordo, di poche righe e in forma di verso, verrà scritto sulle cartoline stampate con la riproduzione di alcune fotografie di Giovanni Pascoli. Un’attività “di saluto” coinvolgente per chi deciderà di provare a farla, di fermarsi un momento per cercare un’immagine dentro di sé da condividere. Come faceva Pascoli. Le fotografie con i versi scritti saranno poi pubblicate sui social della mostra.
La mostra sarà visitabile fino al 28 maggio 2023, nelle giornate e orari di apertura dei musei Parco Poesia Pascoli.
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