Sottosegretario Pucciarelli: meritorio contributo per coscienza collettiva sull’identità nazionale
AQUILEIA – “Questa serata-evento dedicata al Centenario del Militare Ignoto è un meritorio invito alla riflessione, favorito dagli illustri ospiti e reso ancor più toccante sia dalla lettura della missiva scritta alla madre dal figlio al fronte durante la Grande Guerra sia dalla proiezione del filmato ‘Gloria. Apoteosi del Soldato Ignoto’ del 1921 in cui si narrano le vicende dell’anonimo combattente Caduto sullo stesso fronte e prescelto dalla sorte per onorare idealmente sacrifici, sofferenze ed eroismi dei militari di ogni tempo e dell’intera collettività.” – ha detto il Sottosegretario alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, intervenendo nella Piazza del Capitolo di Aquileia per l’apertura della 12^ edizione della rassegna internazionale del cinema archeologico Aquileia Film Festival.
“Celebrare il centenario del Milite Ignoto significa mantenere viva una coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale; sull’epopea di un popolo – quello italiano – che offre l’opportunità di ripercorrere in chiave contemporanea le tante straordinarie prove di coraggio, civiltà e volontà di rinascita di cui l’Italia si è già resa protagonista.
Ritengo, quindi, un dovere di tutti – Istituzioni, Associazionismo, pubbliche opinioni e singoli cittadini – custodire, arricchire e tramandare il nostro luminoso patrimonio di ideali, valori e tradizioni; soprattutto verso le nuove generazioni, pilastro per il futuro del Paese. Il mio auspicio – che è poi un caloroso invito – è vivere il Centenario del Milite Ignoto senza alcuna retorica e l’evento di questa sera non può e non deve, dunque, finire con le emozioni che vivremo in questa suggestiva Piazza, ma deve diventare un faro per illuminare e guidare il nostro impegno e le nostre azioni quotidiane.” – ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli dopo aver ripercorso le vicende del Milite Ignoto ed il loro significato duraturo, che nel 1921 portarono all’individuazione di una salma ignota e non identificabile per ognuna delle undici zone del fronte italiano, alla loro collocazione in altrettante bare identiche presso la Basilica di Aquileia, dove il 28 ottobre dello stesso anno la triestina Maria Bermagas guidò la sorte scegliendo quella che venne trasportata con treno speciale a Roma per essere tumulata al Vittoriano nella solenne cerimonia del successivo 4 novembre.