FERRARA – Una compagnia leggendaria e un programma d’eccezione sono gli ingredienti che arricchiscono l’autunno ferrarese, per la nuova data del Festival di Danza Contemporanea al Teatro Comunale di Ferrara in cui il flamenco entra a teatro e stravolge i canoni classici della danza e vive di sua energia come ballo del popolo.
Giovedì 12 ottobre alle ore 20.30 i bailaores e cantaores della Compañía Antonio Gades portano in scena Fuego, balletto di Antonio Gades e Carlos Saura ispirato a El amor brujo (L’amore stregone) su musica di Manuel de Falla.
In scena i danzatori Álvaro Madrid (Carmelo), Esmeralda Manzanas (Candela), Santiago Herranz (lo spettro) e Stella Arauzo (la maga), i ballerini della compagnia (María Nadal, Virginia Guiñales, Ana del Rey, Elena Ros, Raquel Ortega, Raquel Valencia, Nayara López, Miguel Lara, Miguel Ángel Rojas, Jairo Rodríguez, Pepe Vento, Antonio Ortega, Ángel Navarro e José Cánovas), i cantanti di flamenco Enrique Bermúdez “Piculabe”, Aser Giménez e Israel Paz, Alberto Fuentes e Basilio García alle chitarre.
Fuego è tra i più chiari esempi della rivoluzione artistica condotta da Antonio Gades, scomparso nel 2004. Ballerino, coreografo, regista, intellettuale della danza e interprete della società, è stato artista fortemente immerso nella cultura del suo tempo. Nato nel 1936 a Elda (Alicante), è considerato un danzatore leggendario, figura emblematica della danza e del teatro europeo del XX secolo. La sua opera può essere letta come un tentativo di studiare la cultura classica e popolare spagnola in profondità, di glorificarla onorando le sue radici. Ha trasformato il flamenco in un’arte drammatica, rendendo teatrali le sue coreografie. Proprio rileggendo le parole di Antonio Gades si ritrova l’essenza del suo modo di leggere la danza: “(…) la gente pensa che per danzare bisogna essere belli, giovani, magri, alti… non è affatto vero. La danza esprime un’emozione e tutti possono farlo. Uno dei motivi per cui la nostra Compagnia ottiene così grande successo è perché è totalmente umana. Non è una Compagnia che danza, è un popolo che danza”. Formatosi in un contesto popolare e umile, la sua poetica è strettamente legata alla tradizione andalusa, orientata però all’esplorazione e alla creazione del nuovo. In seguito, come primo ballerino e coreografo nei principali teatri del mondo, fondatore del Ballet Nacional de España poi, e più tardi di nuovo indipendente con la sua Compañía, Gades ha portato avanti il suo discorso artistico di innovazione attraverso la tradizione. Un percorso che, ora, prosegue sotto la magistrale direzione artistica di Stella Arauzo.
In Fuego, creazione nata nel 1989 come trasposizione teatrale di un lavoro cinematografico realizzato in collaborazione con il regista Carlos Saura, Gades è andato alla radice della forza creativa ed emozionale del flamenco, rappresentando l’inestricabile rapporto tra amore e morte, una lotta tra passione e distruzione, in cui la danza diviene rito mistico di rinascita. Era per il coreografo un periodo emotivamente e artisticamente complesso. L’ispirazione nasce dal celebre balletto gitano di Manuel de Falla El amor brujo (L’amore stregone). Il balletto narra la storia di Candela, una giovane gitana innamorata di Carmelo e tormentata dallo spirito del suo precedente marito, morto accoltellato in duello. Il primo amante, folle di gelosia, le appare come un fantasma ogni notte costringendola a danzare. Una strega consiglia alla coppia di danzare “La Danza del Fuego”, per liberarsi dallo spettro che si insinua nel loro amore. Nell’interpretazione di Gades, centrale nel racconto è la follia di Candela: il suo tormento cresce di quadro in quadro, dalla morte del fidanzato all’apparizione dello spettro, fino alla purificazione finale, con il rituale del fuoco, e alla trasfigurazione della donna attraverso la danza. Dopo il debutto a Parigi al Théâtre Châtelet e una tournée mondiale di grande successo, il lavoro non venne più rappresentato, fino al 2014, per il decimo anniversario della morte del coreografo. Lo spettacolo, a più di trent’anni dalla sua creazione, continua a trasmettere tutta l’intensità e la passione del suo autore.
BIGLIETTERIA. Biglietti interi da 9 a 30 euro. Sono previste riduzioni e scontistiche dedicate per gli under 30. Per gli under 20 il biglietto è di 9 euro. Per maggiori informazioni e vendite: biglietteria@teatrocomunaleferrara.it, 0532.202675, biglietti acquistabili anche online su www.teatrocomunaleferrara.it e su Vivaticket.
PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA DANZA CONTEMPORANEA
Il Festival di Danza Contemporanea 2023 prosegue al Teatro Comunale con l’anteprima mondiale (e prima nazionale) del nuovo attesissimo lavoro “Infamous Offspring” di Wim Vandekeybus con la compagnia Ultima Vez, coprodotto dal Teatro ferrarese (21 ottobre). Il coreografo belga Vandekeybus si rifà alla mitologia greca e alle famiglie disfunzionali che ruotano attorno alle divinità. Storie antiche che hanno viaggiato nel tempo e che creano ancora oggi una gerarchia riconoscibile tra genitori e figli. In cartellone due prime assolute: “Private Callas” della Compagnia Artemis Danza, con coreografie di Monica Casadei (29 ottobre), dedica alla “Divina” una pièce corale per mettere in scena la sua anima frammentata, ed “Ethio-Gnawa Possible Worlds” con le danze di Melaku Belay (5 novembre). Ad accompagnare le danze di Belay ci sarà l’Orchestra Creativa Emilia Romagna: un incontro tra la musica e la danza tradizionale etiope e le sonorità di ricerca europee. In scena anche la danzatrice etiope Emebet Woldetsdik e la cantante italo-etiope Gabriella Ghermandi che da anni, in veste di scrittrice, racconta con grazia gli incontri, i confronti e gli scontri tra l’Italia ed Etiopia.
INCONTRI CON GLI ARTISTI
Una importante novità è dedicata all’approfondimento con i protagonisti, con due appuntamenti al Ridotto condotti da giornalisti e critici di danza: il 21 ottobre con Francesca Pedroni, per raccontare insieme al coreografo Wim Vandekeybus lo spettacolo Infamous Offspring, mentre il 28 ottobre sarà Carmela Piccione a far conoscere Private Callas, insieme a Monica Casadei. Inizio alle 17.30, ingresso libero.
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