REGGIO EMILIA – Anche in quest’anno scolastico, in questo complesso periodo emergenziale, ben 82 tutor potranno affiancare studenti disabili delle scuole superiori reggiane. Queste figure, per lo più coetanei, potranno affiancare i ragazzi e le loro famiglie, con attività in presenza o a distanza per complessive 8.200 ore.
“La Provincia di Reggio Emilia – spiega la vicepresidente con delega all’Istruzione, Ilenia Malavasi – ha infatti confermato lo stanziamento di 65.600 euro a favore dei tutor per studenti disabili, un progetto storico, ed unico in Emilia-Romagna, che abbiamo avviato nel 2004 e che da allora ci siamo impegnati rinnovare, nonostante i tagli finanziari subiti proprio per l’importanza che riveste per la qualità delle nostre scuole, ma anche per garantire un pieno diritto allo studio”.
A scuola (ovviamente nel rispetto delle misure nazionali adottate per il contrasto alla diffusione dell’epidemia), a casa o nel tempo libero – in presenza o a distanza – 82 tutor potranno dunque supportare il percorso educatico degli studenti grazie al loro ruolo svolto tra coetanei, in modo fare “amicale”: i tutor, infatti, non sostituiscono gli educatori e soprattutto gli insegnanti di sostegno, ma integrano la loro attività, contribuendo alla crescita degli studenti disabili.
“Già nella seconda parte dello scorso anno scolastico abbiamo riscontrato come anche l’affiancamento a distanza rappresenti comunque un valido strumento a supporto degli studenti disabili, anche per scongiurarne il rischio di isolamento sociale”, aggiunge Malavasi, sottolineando l’importanza “di un progetto al quale la Provincia tiene particolarmente e con il quale diamo un supporto importante anche alle famiglie, che lo hanno sempre molto apprezzato”.
“Da tempo Provincia ed enti locali lavorano in stretta sinergia, nel rispetto delle diverse competenze, per politiche di integrazione sempre più efficaci, sia in ambito scolastico, sia in ambito extrascolastico: dagli educatori messi a disposizione dei Comuni, alla Provincia con il progetto Tutor, confermando ogni anno una volontà politica di grande attenzione verso la disabilità all’interno della scuola da parte di chi, come noi, crede fermamente nel diritto allo studio e nelle pari opportunità”, conclude la vicepresidente della Provincia.