Messo in campo da Comune attraverso Asp Ferrara. L’ass. Cristina Coletti: “L’attenzione per le marginalità è alta, riposte concrete e puntuali che vanno oltre l’assistenzialismo”
FERRARA – Partirà il 1° novembre il Piano Freddo, l’azione messa in campo dal Comune di Ferrara attraverso l’Azienda di Servizi alla Persona, con lo scopo di offrire un luogo di riparo notturno nel periodo dell’anno in cui ricadono i mesi più freddi. La misura – attiva fino al 31 maggio 2023 è rivolta alle persone senza fissa dimora presenti sul territorio di Ferrara e si concretizza con la messa a disposizione del Comune, attraverso Asp, di 18 posti distribuiti in due appartamenti di via XX Settembre, accessibili dalle ore 19 alle ore 9. “Si tratta – ha detto l’assessore comunale alle Politiche Sociali Cristina Coletti – di un’attività mirata, in sinergia con l’assessorato alle Politiche Sociali, Asp e gli altri servizi di prossimità adottati dal Comune di Ferrara per sostenere le persone più fragili. L’obiettivo primario è ridurre il disagio sociale e sanitario vissuto in strada”.
L’ingresso nelle strutture del Piano Freddo, così come negli altri posti in accoglienza, avviene su invio dello Sportello Sociale Unico Integrato (SSUI) al Servizio Sociale ASP-Area Famiglia e Lavoro. Nelle ore di chiusura interviene invece il Pronto Intervento Sociale (PrIs). Poiché non è possibile l’ammissione alle strutture per chi si presenta in autonomia, anche l’accesso tramite Forze dell’Ordine e strutture ospedaliere avviene attraverso Ssui, Asp e PrIs. Nonostante non sia più vigente un protocollo di emergenza Covid, Asp ha rinnovato la disponibilità ad effettuare tamponi rapidi tutti i giorni dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 18, per quelli che devono entrare nel Piano Freddo.
“La pandemia – ha proseguito l’assessore Coletti – ha esasperato le fragilità esistenti e creato nuove povertà, questo ha imposto un impegno ampio e su più fronti per affrontare efficacemente le sfide che stanno provando i cittadini fragili del nostro territorio. L’attenzione alta per le marginalità si traduce nella volontà di andare ad intercettare sempre più persone in condizione di disagio, offrendo servizi adeguati ed approcci diversificati sulla base dei bisogni reali manifestati. L’attività dell’assessorato e dei Servizi Sociali è volta a strutturare azioni che vadano oltre l’assistenzialismo, promuovendo il coinvolgimento attivo delle persone in difficoltà valorizzandone le capacità e favorendo l’housing sociale come misura che contribuisce a ricostruire una rete di rapporti sociali che stimoli l’autonomia e il riscatto personale”.
Al Piano Freddo si aggiungono ulteriori progettualità, per un impegno economico totale di 1.631.907,37 euro, che consentono di raggiungere il numero di 95 posti letto. Sono infatti diverse le risposte fornite alle 135 persone senza fissa dimora, di cui 100 maschi e 35 femmine, che nel 2022 (dati aggiornati ad ottobre) hanno avuto accesso ai posti letto nelle strutture di accoglienza in convenzione con Asp, nelle strutture aperte H24, nel dormitorio e nell’ambito del Piano Freddo. A quelli vanno aggiunti i 65 senzatetto intercettati nel primo semestre del 2022 dall’Unità di Strada, un servizio effettuato 5 volte alla settimana composto da una equipe specializzata dotata di un presidio mobile che risulta il primo e spesso l’unico contatto per le persone in grave stato di emarginazione.
Il primo punto di ascolto dei bisogni dei cittadini, tuttavia, rimane quello offerto dagli operatori del Ssui di corso Giovecca, sportello che attualmente è il filtro anche dei senza fissa dimora che in primo accesso si rivolgono allo stesso per sottoporre le proprie richieste, le quali poi vengono dirottate al servizio sociale di Asp.
“A completamento della parte strutturata messa in campo da Comune e Asp – conclude Coletti – c’è il grande impegno profuso dalle associazioni del Terzo settore e da tutti i volontari il cui prezioso lavoro permette di offrire soluzioni diversificate ed efficaci per i cittadini più fragili”.
Alla rete stabile dell’accoglienza formata da associazioni del Terzo settore e cooperative sociali, infatti Asp ha affidato la gestione di 46 posti letto. Il Comune, insieme ad Acer, ha inoltre avviato la sperimentazione di alcuni progetti di cohousing per la durata massima di 24 mesi e mirati allo sviluppo dell’autonomia lavorativa e abitativa. Per migliorare l’efficacia dei servizi offerti, il Comune di Ferrara, in collaborazione con Asp, ha inoltre partecipato ad un avviso pubblico emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presentando un progetto che intende portare un operatore sociale a 36 ore a settimana per il disbrigo pratiche e il supporto dello sportello per i senza fissa dimora, un legale a 4 ore a settimana, spese delle utenze e della manutenzione ordinaria e straordinaria di 3 cohousing Asp, ed inoltre sostegno dei costi di un appartamento in gestione esterna assegnato mediante gara di appalto.