“Si tratta di una ferita dolorosa che non vogliamo in alcun modo accettare”, scrive il Sindaco al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Alessandro Mazziotti.
Di seguito il testo della lettera inviata al colonnello Mazziotti:
“La notizia delle indagini e dei numerosi arresti avvenuti a Cesena, per i reati di associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita di manodopera ha suscitato una grande eco nella nostra città e in Romagna.
Desidero innanzitutto rivolgere a Lei e, per il suo tramite, al Gruppo di Cesena della Guardia di Finanza ed al suo comandante, Tenente Colonnello Gabriele Sebaste, il ringraziamento più sincero dell’Amministrazione comunale e della città per il grande lavoro investigativo svolto su coordinamento della Magistratura, che ha portato ad individuare una corposa attività criminale, attiva nel territorio di numerose province.
La nostra è una terra di grandi tradizioni democratiche e di lotte per i diritti dei lavoratori che partirono, nell’800, dalla costituzione nel cesenate delle prime leghe bracciantili. Assistere oggi al riproporsi di fenomeni di caporalato e di sfruttamento della manodopera al limite dello schiavismo, costituisce quindi per tutti noi una ferita dolorosa che non vogliamo in alcun modo accettare.
Siamo infatti ben consapevoli di come quei diritti, duramente conquistati allora e riconosciuti poi nelle leggi della Repubblica, vadano nuovamente difesi oggi e che quindi occorra che ogni componente – istituzionale e sociale – del nostro territorio, faccia la sua parte per contrastare i fenomeni di caporalato e di sfruttamento della manodopera.
Per questo ricordo come che già negli anni scorsi, l’Amministrazione comunale abbia segnalato alla Prefettura preoccupazioni in tal senso e, per questo, si siano rafforzati vigilanza e controlli. Nell’ottobre scorso fu poi la CGIL cesenate, nell’ambito di una sua mobilitazione nazionale sul tema, ad organizzare a Borello, con il patrocinio del Comune di Cesena, una importante iniziativa di denuncia della ripresa del caporalato, alla quale errano intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni. Ma, soprattutto, in quello stesso mese di ottobre, il Parlamento ha approvato una specifica legge contro il caporalato e gli altri fenomeni di sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Vanno dunque difesi i diritti delle persone, vanno difesi i diritti dei lavoratori, poiché nessuno si può illudere di difendere la qualità della vita della nostra città, di noi tutti, senza contrastare con forza i degradanti fenomeni che l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha con durezza posto sotto i nostri occhi. E, per essere certi che accada sempre di più, l’operato delle forze dell’ordine è fondamentale.
Le rinnovo dunque tutto il mio ringraziamento alla Guardia di Finanza per il lavoro sin qui svolto in questa indagine e formulo l’auspicio che tale impegno prosegua con grande forza anche nel prossimo futuro, poiché ho il timore che il fenomeno non sia limitabile a quanto messo in luce sino ad oggi.
Con l’occasione le invio i miei più cordiali saluti.
IL SINDACO
Paolo Lucchi”
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