Rimini

Dal report dell’infortunistica stradale, quasi un incidente su tre ha come causa l’alta velocità

foto violaz alta velocita via melucci

Juri Magrini: “È necessario contrastare questa pericolosa violazione, prima causa di incidentalità, con gravi conseguenze per gli utenti”

RIMINI – Continua a destare una certa preoccupazione l’alta velocità di alcuni conducenti che sottovalutano i rischi enormi legati alla velocità e che spesso vengono sorpresi con sanzioni pesanti.

Dal report fornito dagli uffici della Polizia locale emerge una situazione molto pericolosa, soprattutto su alcune strade, anche urbane, dove i controlli delle divise si concentrano per garantire la sicurezza della circolazione stradale. Immagini eloquenti provenienti dagli autovelox mostrano come alcuni conducenti si lascino prendere dall’acceleratore, non solo su strade di grossa percorrenza, ma anche su strade urbane. Ad esempio, lo scorso novembre, due automobilisti sono stati sanzionati avendo superato il limite dei 50 km/h di più del doppio del valore consentito, oltre i 100 km/h.

Velocità pericolose, registrate con le medesime modalità, si riscontrano anche in altre strade sensibili del territorio, come per l’episodio (già riportato alla stampa locale nei mesi scorsi) in cui un veicolo sulla Superstrada di San Marino, è stato sanzionato perché procedeva ad oltre 140 km orari, in un tratto di strada in cui il limite è fissato a 70 km. Oppure le vie urbane Emilia, Popilia, Euterpe e Settembrini, nelle quali alcuni automobilisti si lasciano facilmente prendere dall’acceleratore, incuranti dei potenziali pericoli che si creano per se stessi e per la comunità, e forse anche ignari delle gravi sanzioni a cui vanno incontro.

Violazioni che hanno delle conseguenze pesanti con sanzioni crescenti, divise per differenti fasce di velocità, che possono arrivare, come in questo caso – in cui si è superato di oltre 100 km il limite fissato per quel tratto di strada – alla sospensione della patente di guida da 6 a 12 mesi, la decurtazione di 10 punti e una sanzione amministrativa di una somma che va da € 845 a € 3.382.

Si tratta di un fenomeno purtroppo ancora diffuso sulle nostre strade, come raccontano anche i dati del report sul 2023 fornito dalla Polizia Locale di Rimini. Quasi 400 sono i sinistri stradali nell’ultimo anno,  su 1300 complessivi, in cui si è accertata come causa l’alta velocità sostenuta dai veicoli. Tra questi ci sono anche i tre incidenti mortali rilevati nello scorso anno. La velocità viene confermata come la maggiore causa di lesività negli incidenti stradali. Dietro a questi numeri e queste statistiche ci stanno soprattutto tragedie e dolore infinito per le vittime, per le loro famiglie, per gli amici. Se nell’anno 2000 furono 29 le vittime da incidente stradale nel Comune di Rimini, nel 2023 questo numero si è fermato a 3, secondo i rilievi della Polizia Locale. Un calo significativo che, oltre a risparmiare vite, ha voluto dire ridurre il costo sociale dei sinistri stradali (morti e feriti) di oltre il 70 per cento. Un risultato che conferma come, nell’arco di 20 anni, le misure di sicurezza sia a livello nazionale che locale abbiano comunque contribuito a incrementare la consapevolezza alla guida.

“Non ci arrenderemo finché quel numero tragico non ripoterà 0dichiara l’assessore alla sicurezza Juri Magrini -. Ma passare da 29 vittime a 3 dimostra come occorra mettere in campo una strategia articolata e efficace, fatta sì di controlli puntuali ma soprattutto di interventi strutturali sulla sicurezza stradale”.

La guida veloce senza rispettare i limiti di velocità o senza adattare la velocità alle condizioni della strada può comportare numerosi pericoli e rischi sia per il conducente che per gli altri utenti della strada. Gli aspetti da considerare sono diversi; primo fra tutti è l’aumento della probabilità di incidenti, poiché la velocità eccessiva riduce il tempo disponibile per reagire a situazioni impreviste, aumentando la probabilità di collisioni. E la distanza per fermare il veicolo si allunga notevolmente. La velocità eccessiva riduce il tempo di reazione disponibile che di solito si stima intorno a 1-2 secondi da quando si riconosce un pericolo e si inizia a premere il pedale del freno. Il rischio di lesioni gravi o morte è più alto, in quanto la forza d’impatto aumenta notevolmente con la velocità. Rischi che si aggiungono alla difficoltà nel mantenere il controllo del veicolo, specialmente in condizioni di strada bagnata o scivolosa.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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