Il mio cervello è una formazione stratigrafica che ha subito ripiegamenti tellurici, terremoti più o meno lievi ma confusionari, e tutto si è mescolato.
E dentro ci ritrovo madre, nonni, persecuzioni a oltranza durate secoli, inquisitori e camere a gas, cimiteri cari e fosse comuni, volti noti alle pareti e visi sconosciuti, vivi, morti, preghiere, lutti, matrimoni, nascite, figli altrui e figlia mia, dinastie di cani e di amori.”
I protagonisti
Mi chiamo
Dopo il successo di Sotto l’ala di Lilith,
torna la voce ironica, emozionante e potente di Roberta Anau!
Nerina, “Cocone” e Hinnenì parlano di vita, di sapori, di bestioline, di terra e tradizioni.
Un legame inconsapevole (o forse no) di nomi e ricordi, un girotondo di donne e incanto che da Ferrara passa nelle profondità di una miniera, fino al cuore del bosco.
Roberta Anau
Roberta Anau è nata e cresciuta nell’antica comunità ebraica della città di Ferrara. Trasferitasi a Torino, si è laureata in lettere moderne e ha insegnato nella scuola media. Nel 1991 ha rilevato un’antica miniera a Lessolo (TO), riconvertendola nell’azienda forestale agrituristica “La Miniera”, che ha chiuso nel 2019.
Ora si dedica ai suoi giardini, ai cani, alle oche e a rattoppare i danni dei cinghiali.
Tra i suoi libri ricordiamo Cucina ebraica (Fabbri), In punta di lingua e di forchetta. Raccolta di acrostici sul cibo (Corte. Edi), La cucina della Bibbia, La cucina di Gian Burrasca (entrambi pubblicati da Il Leone Verde) e i romanzi autobiografici Asini, oche e rabbini (Edizioni E/O) e Un’ebrea terra terra (Golem Edizioni).
Con Buendia Books ha già pubblicato Sotto l’ala di Lilith (2018).