Modena

Dal Consiglio Ok a Domus sull’ipoteca per la Cra Gorrieri

A garanzia del mutuo necessario per completare la realizzazione della nuova Casa residenza per anziani: i lavori riprenderanno entro aprile, il termine è previsto in estate

MODENA – La cooperativa Domus assistenza potrà costituire un’ipoteca a garanzia del mutuo bancario necessario per completare la realizzazione della nuova Casa residenza per anziani Gorrieri nel quartiere San Faustino, sull’area “Lotto Windsor” concessa in diritto di superficie dal Comune di Modena. L’autorizzazione è stata data dal Consiglio comunale di Modena che nella seduta di mercoledì 5 aprile approvando la delibera presentata in assemblea dal vicesindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza. La proposta ha ottenuto il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi, Modena civica, Movimento 5 stelle; si sono astenuti Lega Modena, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Alternativa popolare, Gruppo indipendente per Modena.

L’approvazione della delibera è stata l’occasione per annunciare che i lavori per la costruzione della nuova residenza, terminati al 70 per cento e sospesi per problemi dell’azienda che li aveva in appalto, riprenderanno entro il mese di aprile e si concluderanno per l’inizio dell’estate. L’ultima parte dell’intervento è stata affidata alla Cooperativa Fontanaluccia per la realizzazione della parte esterna e a Cat impianti, che già seguiva tutta l’impiantistica, per il completamento di tutti i lavori interni.

La Casa residenza per anziani non autosufficienti “Vittoria ed Ermanno Gorrieri” di via Padovani, che sostituisce la Cra Ramazzini (l’edificio viene ceduto alla Provincia di Modena per consentire l’ampliamento dell’istituto Fermi), avrà una dotazione di 90 posti, con un aumento di 20 posti disponibili nella nuova struttura rispetto alla precedente.

Il percorso per la costruzione della nuova Cra era iniziato nel 2018 con l’assegnazione in diritto di superficie a Domus assistenza cooperativa sociale del “Lotto Windsor” per la durata di 60 anni, cui è seguita la firma della convenzione per la realizzazione della residenza.

Il progetto originario della nuova Cra, approvato a febbraio 2020, prevedeva 75 posti in residenza, un Centro diurno da 20 posti e due alloggi protetti. Lo scoppio della pandemia a fine febbraio ha ritardato la partenza dei lavori, assegnati ad agosto da Domus all’impresa Razzetti e Bosazza di Torino, in seguito divenuta Pigeco, originando anche una riflessione sull’opportunità di far convivere nella stessa struttura una residenza e un centro diurno. Negli ultimi mesi del 2020, quindi, l’amministrazione ha deciso di superare il Centro diurno, aumentando allo stesso tempo da 75 a 90, i posti nella Casa residenza.

I lavori sono proseguiti regolarmente fino ad aprile 2021 quando Pigeco ha presentato problemi che hanno portato, a luglio 2021, alla risoluzione del contratto. Nel corso dell’estate è cominciata la ricerca di una nuova impresa, compito non facile anche a causa dell’esplosione dei lavori per il 110%. In ottobre il contratto di appalto è stato aggiudicato da Domus all’Associazione temporanea di imprese composta da Tsc Srl di Fermo e Cat impianti di Jesi che hanno proseguito i lavori regolarmente fino alla fine dell’estate 2022, quanto Tcs ha chiesto un adeguamento dei prezzi. Dopo aver sottoscritto un addendum contrattuale, la stessa azienda ha evidenziato problemi che hanno portato alla risoluzione del contratto, mentre è proseguito il lavoro il lavoro di Cat impianti. Nel corso dell’estate, i lavori sono stati riaffidati, appunto, alla Cooperativa Fontanaluccia e, di nuovo, a Cat impianti con la conclusione dell’intervento prevista per l’inizio dell’estate.

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha aperto il dibattito annunciando il voto a favore perché “le politiche di welfare per gli anziani sono centrali e c’è urgenza di questa delibera”. Allo stesso tempo, ha aggiunto il consigliere, è necessario “che il Consiglio vigili costantemente sulla prosecuzione dei lavori, che devono terminare nei tempi prestabiliti, e sul rispetto del piano finanziario, per non perdere il bene”.

Per il Pd, Antonio Carpentieri ha sottolineato che la delibera, tecnica, è funzionale all’obiettivo politico che è “aumentare l’offerta di posti nelle residenze per anziani anche grazie all’iniziativa privata, definita da limiti stretti che garantiscono un’offerta di qualità. Una scelta indispensabile per dare risposte a una popolazione che sta invecchiando”.

Voto favorevole “perché siamo a metà di un percorso” anche per Paola Aime (Europa verde-Verdi) per la quale “insieme alle Cra dovrebbero svilupparsi progetti per sviluppare le abilità residue degli anziani. Le residenze non devono essere l’unico modello in una città che merita molto di più per i suoi anziani”.

Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha messo in evidenza anche che l’intervento consentirà di ampliare l’Istituto Fermi, “dando una risposa sia ai bisogni degli anziani sia alle necessità della scuola. Il Comune – ha concluso – vigili affinché i lavori si concludano presto e bene”.

Dichiarando il voto di astensione, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che “la vicenda non è nata bene e ci sono ritardi gravi. Siamo consapevoli della necessità della nuova residenza ma restiamo in attesa di vedere come si svilupperà la vicenda”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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