MODENA – Dal 9 al 12 febbraio (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00) prosegue con Peng il percorso Le Passioni allo Storchi, cinque allestimenti che disegnano un filo rosso dedicato al Teatro delle Passioni. Lo spettacolo è allestito direttamente sul palcoscenico su una gradinata con 50 posti, in stretta prossimità con quanto avviene in scena.
Peng è diretto da Giacomo Bisordi, già assistente alla regia di Milo Rau, Peter Stein, Thomas Ostermeier e Gabriele Lavia, e si confronta qui con l’amara commedia scritta dal drammaturgo tedesco Marius Von Mayenburg nel 2017 per la Schaubühne di Berlino, subito dopo l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti.
Pensato come un adattamento alla realtà italiana grazie alla traduzione di Clelia Notarbartolo, l’allestimento è costruito come un documentario teatrale: un cinico giornalista/regista ci conduce in una sorta di reality surreale per seguire la vita di Ralf Peng. Figlio di una famiglia borghese benestante, è un bambino speciale, unico per intelligenza e determinazione: assistiamo a tutta la sua vita, dallo strangolamento della sorella gemella già nell’utero materno per dimostrare fin da subito la sua unicità, al primo vagito, per arrivare all’appassionatissima campagna elettorale.
Peng vive un’ascesa fulminea all’interno di una realtà e di una società che non riescono a limitarlo nel suo schiacciare ed eliminare tutto ciò che c’era prima di lui; una realtà e una società che non lo amano incondizionatamente e che si rifiuta di dargli tutto il potere che esige.
Un personaggio fuori dal comune o semplicemente un mostro nutrito dall’ipocrisia dei propri genitori?
Per Mayenburg «il teatro dovrebbe essere un luogo in cui non sentirsi al sicuro» e con Peng si costruisce un’atroce metafora politica, un’indagine drammatica sulla nascita di una nuova generazione di uomini forti, leader pieni d’amore incondizionato per le proprie nazioni. Secondo lo stesso Mayenburg, Peng tratta di «sentimenti politici, del desiderio irrazionale di avvenimenti sensazionali ed esplosioni nella sfera politica», una satira pungente dell’«anelito verso uomini macho, leader, che offrono soluzioni semplici a problemi complessi».
Oltre alla partecipazione in video di Manuela Kustermann, attrice di lungo corso, fondatrice insieme a Giancarlo Nanni del Teatro Vascello e attualmente alla sua direzione, in scena una compagnia di sei interpreti formata da Fausto Cabra nel ruolo di Peng, Gianluigi Fogacci e Sara Borsarelli in quello dei genitori, Giuseppe Sartori è un reporter d’assalto e infine Anna Chiara Colombo e Francesco Giordano nei panni di dieci figure differenti, da una dottoressa fedele a Ippocrate a un’ostetrica narcisista, da un venditore d’armi sfuggito agli anni ‘80 a una vittima ripetuta di violenza domestica.
Giacomo Bisordi, lucchese, è regista e Dramaturg. Dopo la laurea magistrale in scienze e tecnologie biomolecolari, si diploma in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Dal suo battesimo sul palcoscenico del Teatro Argentina come regista assistente per Gabriele Lavia, lavora per Teatro di Roma, Teatro della Toscana, Accademia “Silvio d’Amico” e Centro Teatrale Santa Cristina; assiste, tra gli altri e le altre, Peter Stein, Giorgio Barberio Corsetti, Veronica Cruciani, Eleonora Danco, Matthias Langhoff e Thomas Ostermeier. Collabora con Massimo Popolizio, partecipando in qualità di aiuto regia a Ragazzi di vita, Un nemico del popolo, Furore, Studio su Sistema Periodico e al suo debutto operistico con I Masnadieri di Giuseppe Verdi, prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma.
È attualmente coordinatore della drammaturgia di NTGent dopo esser divenuto, da gennaio 2019, collaboratore fisso di Milo Rau e della sua compagnia International Institute of Political Murder (IIPM). L’ultimo lavoro come dramaturg è ONE SONG di Miet Warlop che ha debuttato al Festival d’Avignone 2022.
Da regista mette in scena prevalentemente drammaturgie di autori contemporanei: Brad Fraser, Steven Berkoff, Penelope Skinner, Alice Birch, Martin Crimp e Alexander Zeldin.
Marius von Mayenburg (1972, Monaco) è autore, regista e traduttore. Ha studiato drammaturgia presso Universität der Künste a Berlino. Dal 1998 collabora con Thomas Ostermeier di cui ha tradotto le produzioni shakespeariane Amleto (2008), Misura per Misura (2011) e Riccardo III (2015). Dal 2009 dirige i suoi spettacoli: Perplexed (2010), Martyr (2013), A Piece of Plastic (2015) e Peng (2017) al Schaubühne. Al Residenztheater di Monaco ha diretto gli spettacoli Call me God di Spregelburd/Cervo/Ostermaier/Mayenburg (2012) e Bunbury di Oscar Wilde (2013).
Peng
di Marius Von Mayenburg
traduzione Clelia Notarbartolo
con Fausto Cabra, Aldo Ottobrino, Sara Borsarelli, Giuseppe Sartori, Anna Chiara Colombo, Francesco Giordano
e con la partecipazione in video di Manuela Kustermann
scene e disegno luci Marco Giusti
scenografa collaboratrice Alessandra Solimene
video Paride Donatelli
suono Dario Felli
esecuzione luci Marco Guarrera
costumi a cura di Francesco Esposito
aiuto regia Paolo Costantini
assistente alla regia Eughenij Razzeca
regia Giacomo Bisordi
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
con il contributo di NuovoImaie
Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:
Prezzi dei biglietti € 15 / 8
Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena
Orari apertura al pubblico: martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00; mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00
biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00
Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15 – Modena
dal 9 al 12 febbraio 2023
giovedì e venerdì ore 20.30
sabato ore 19.00
domenica ore 16.00
Peng
di Marius Von Mayenburg
traduzione Clelia Notarbartolo
regia Giacomo Bisordi
durata 1 ora e 30 minuti