Da agosto a ottobre 2021, a Castelnovo ne’ Monti in provincia di Reggio Emilia, si tiene la quarta edizione de L’UOMO CHE CAMMINA – NonFestival di Sacro e Natura. Quest’anno poi, date le celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, assume un significato speciale. La Pietra di Bismantova, simbolo di questi luoghi sull’Appennino Reggiano, viene citata nella Divina Commedia* come ci ricorda Emanuele Ferrari, vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Castelnovo: “Ripartiamo da Dante e da Bismantova. Qui il Sommo Poeta ha tratto ispirazione per il suo Purgatorio, che noi vogliamo declinare in una riflessione sul paradiso terrestre, su come possiamo coltivare il mondo come fosse un giardino. Tutto il NonFestival, ma anche la stagione culturale dell’estate 2021 è incentrata sulla figura di Dante, sulla sua capacità di unire alto e basso, registro popolare e altezze poetiche, in una verticalità che è anche simbolica”.
Nato con il sostegno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e della Regione Emilia-Romagna, ha come obiettivo di creare un incontro tra culture diverse e diversi modi di vedere e vivere la natura che ci circonda. Oltre al Comune di Castelnovo ne’ Monti, promotore dell’iniziativa, negli anni sono stati coinvolti anche altri Comuni a dimostrazione del crescente interesse nei confronti del NonFestival, la cui Direzione Artistica è affidata al Teatro Bismantova, nella persona del flautista Giovanni Mareggini, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune stesso e la Biblioteca Crovi.
La Pietra di Bismantova e altre località dell’Appennino Reggiano fanno da sfondo a lectio magistralis, iniziative musicali e artistiche di alto spessore culturale in collaborazione con artisti e intellettuali italiani e con il coinvolgimento delle realtà e delle forza pensanti locali che, seguendo le ore canoniche della giornata monastica, offrono spunti di profonda riflessione e momenti di meditazione. Bismantova e i suoi richiami religiosi e spirituali escono dal perimetro del sasso della Pietra e dell’Eremo, per coinvolgere in profondità il territorio e i modi di leggerlo e di viverlo. È davvero un cammino: un percorso di scoperta culturale. Un modo serio – anche se non gridato – di stringere una relazioni tra persone e territorio.
Proprio per questo è stato battezzato come un NonFestival, cioè un evento che non è un mero calendario di attività e non si limita a chiamare un ospite famoso o a proporre un semplice spettacolo, ma vuole andare al cuore di un tema estremamente delicato e importante, attraverso l’aiuto di esperti e intellettuali che apportano punti di vista originali, affascinanti e coinvolgenti.
“Giorni di cammini fisici, reali, percorsi attorno e sulla Pietra di Bismantova e in luoghi diversi del nostro Appennino che, per la loro conformazione, esprimono in maniera molto forte quel legame ancestrale che c’è tra l’anima dell’uomo e la natura” afferma Giovanni Mareggini direttore artistico del NonFestival. “Un modo per riflettere anche sulla dimensione del tempo: il giorno scandito dagli antichi rintocchi delle campane, come era fino a non tanti anni fa per tutti i lavoratori dei campi delle nostre colline, per accompagnare un uomo che continua a camminare”.
Il titolo del NonFestival richiama l’opera di Christian Bobin “L’uomo che cammina” in cui la figura di Gesù Cristo – mai nominato in tutto il racconto – emerge come uomo che percorre senza sosta le strade di una zona che è circa “sessanta chilometri di larghezza e trenta di lunghezza”, una zona paragonabile all’Appennino Reggiano. L’uomo che cammina secondo Bobin “è quel folle che pensa che si possa assaporare una vita così abbondante da inghiottire perfino la morte”.
La quarta edizione della rassegna di letteratura, teatro, musica e arte – che, come sempre, è arricchita da iniziative musicali e artistiche che si tengono nelle pievi, nelle corti e sui sagrati – si svolge in tre tempi: dai primi di agosto a fine ottobre, tra presentazioni di libri, lectio magistralis, letture, in programma anche la Lectura Dantis dal Purgatorio di Giovanni Lindo Ferretti, una camminata da Castelnovo alla Pietra che prevede soste di riflessione, accompagnati da un economista e da un religioso, uno spettacolo teatrale e la mostra itinerante sulla Divina Commedia illustrata da disegnatori e vignettisti di fama internazionale Suggestioni.
Negli anni il NonFestival ha visto la partecipazione di importanti attori come Paola Gassman, Amanda Sandrelli, Lorenzo Gioielli, la Compagnia Teatro delle Albe, intellettuali e scrittori come Valerio Magrelli, Vivian Lamarque, Gabriella Caramore, docenti universitari come Roberto Favaro, Marco Santagata, Sergio Manghi, teologi come Brunetto Salvarani e Fausto Taiten Guareschi, l’abate del tempio zen Soto di Fudenji, musicisti di levatura internazionale come Andrea Padova, Giovanni Picciati, Franco Mezzena, Claudio Piastra, e artisti (pittori, scultori, fotografi) come Alfonso Borghi, Corrado Tagliati, Ermanio Beretti, Simona Sentieri e molti altri. Le loro opere, stampate su taccuini e cartoline e raccolti in eleganti cofanetti, hanno definito i diversi momenti delle rassegne, gli eventi culturali e performativi e le lectio magistralis.
“Sotto la Pietra di Bismantova il 3 luglio abbiamo inaugurato il Centro Laudato si’, un progetto del Parco Nazionale che abbiamo sostenuto e per il quale anche il NonFestival è stato ed è una tappa di avvicinamento” sottolinea Emanuele Ferrari. “Abbiamo anche creato un logo che unisce Dante e la Pietra, e cercheremo di sviluppare il legame tra quel luogo e il nostro centro, coinvolgendo tutte le parti della comunità. E infine saremo presenti in altri tre Comuni dell’Appennino: Vetto e Ventasso, cui si aggiunge Carpineti, per celebrare insieme l’anniversario dantesco e il nostro comune cammino nel declinare la sostenibilità e la custodia del creato“. Il centro è stato intitolato facendo riferimento al Cantico delle Creature di San Francesco a cui si ispirava la seconda enciclica di Papa Francesco incentrata sull’interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità, ossia l’ecologia integrale. “Il progetto di recupero dell’ex Eremo benedettino e la promozione dei valori religiosi sono una delle fonti ispiratrici del NonFestival; entrambi nascono e camminano insieme, perché condividono la valenza del rapporto tra natura e spiritualità. Proprio per questo L’UOMO CHE CAMMINA è una rassegna colta, originale e fuori dall’ordinario che si distingue per profondità e impegno e che rappresenta una eccezione nel clamore della leggerezza dell’estate” spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano e aggiunge: “Negli spazi recuperati dove è allestito il centro si troveranno tutte le informazioni e le suggestioni sulla Custodia del Creato e su Bismantova. Ci saranno un bookshop, uno spazio per gli ex voto e una sala per attività di associazioni e artisti. Ci sarà anche una scuola sui temi dell’Enciclica in collaborazione col Centro di Etica Ambientale di Parma e un presidio dei Carabinieri forestali”.
Il progetto di recupero ha visto collaborare strettamente il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, la Diocesi di Reggio Emilia, l’Unità pastorale “Beata Vergine di Bismantova”, il Comune di Castelnovo ne’ Monti, il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano. Sono partner Legambiente, Cai, Guide Alpine della Pietra, Saer, la Società Geologica Italiana. La convenzione col Centro Etica Ambientale di Parma assicurerà un’attività di formazione continua.
* Purgatorio, Canto IV
Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su in Bismantova e ‘n Cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli…
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