FORLÌ – I tre giganti del Liscio, Zaclen, Secondo e Raoul Casadei, sono stati capaci di trasformare in oltre centocinquant’anni i balli collettivi di origine Mitteleuropea della borghesia (la polca ungherese, la mazurca polacca e, soprattutto, il valzer austriaco, praticati prevalentemente dai ceti abbienti all’interno dei palazzi cittadini e delle accoglienti dimore di campagna), in balli di coppia e rappresentano il filo conduttore di una regione, la Romagna, che ne caratterizza lo spirito e la cultura, dandole una identità, definendone una socialità che affonda le proprie radici anche nella ricerca di riscatto da parte delle classi subalterne.
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