FORLÌ – I tre giganti del Liscio, Zaclen, Secondo e Raoul Casadei, sono stati capaci di trasformare in oltre centocinquant’anni i balli collettivi di origine Mitteleuropea della borghesia (la polca ungherese, la mazurca polacca e, soprattutto, il valzer austriaco, praticati prevalentemente dai ceti abbienti all’interno dei palazzi cittadini e delle accoglienti dimore di campagna), in balli di coppia e rappresentano il filo conduttore di una regione, la Romagna, che ne caratterizza lo spirito e la cultura, dandole una identità, definendone una socialità che affonda le proprie radici anche nella ricerca di riscatto da parte delle classi subalterne.
La selezione di video proposta da Oderso Rubini, studioso del folk, segue la suddivisione del libro di Russomanno a loro dedicato in occasione di Cara Forlì 2023.
Il primo racconta di Carlo Brighi, detto Zaclen, con immagini tratte dalla miniserie Vai col Liscio realizzato per SkyArte nel 2017, con contributi musicali recenti di Un Ballo Liscio e L’Osteria del Mandolino, che mostrano come la sua musica sia ancora oggi suona e attuale.
Il secondo è il documentario realizzato nel 2006, L’uomo che sconfisse il Boogie di Davide Cocchi, dedicato a Aurelio Casadei, in arte Secondo. Il film alterna immagini d’epoca alle testimonianze di studiosi e appassionati delle musiche dell’indimenticato maestro passando in rassegna, grazie all’affettuosa testimonianza della figlia Riccarda, gli aspetti più personali della vita di Secondo Casadei. La storia della musica dello Strauss di Romagna, forte di un larghissimo consenso popolare, diviene un mezzo per contestualizzare un’intera fase storica dai primi anni venti fino agli ultimi concerti all’alba degli anni settanta.
Infine il terzo episodio è completamente dedicato a Raoul Casadei, con immagini sempre tratte da Vai col Liscio, la miniserie per SkyArte del 2017, nel quale emerge tutta la carica creativa, le invenzioni e la passione di quel grande uomo di spettacolo che è stato Raoul Casadei.
I tre video presentati durante il Festival cara Forlì 2023 raccontano in piccola parte le loro gesta, in qualche modo mitologiche, per la forza e la semplicità che esprimono nel loro inseguirsi e nel loro intersecarsi, insegnando a intere generazioni il piacere del ballo e dello stare insieme.
Grazie a SonneFilm, Matteo Medri, Genoma Film, SkyArte, Arancia Film e Maxman, Viralissima per la concessione dell’uso delle immagini.
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