Dal 16 al 18 febbraio finissage con visite guidate giornaliere

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c023378f-bd32-45e6-88e3-14b589d7b03dMaratona di visite guidate gratuite per chiudere la mostra “Tra Simbolismo e Liberty. Achille Calzi”

FAENZA (RA) – Termina il 18 febbraio la mostra “Tra Simbolismo e Liberty. Achille Calzi” a cura di Ilaria Piazza e Claudia Casali con una serie di visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto) giornaliere per permettere a tutti, anche ai ritardatari, di vedere la mostra accompagnati da una guida esperta.

Si comincia il 16 febbraio, alle 18, con una visita guidata tenuta dalla curatrice Ilaria Piazza e seguita da un aperitivo, per proseguire sabato 17, alle 16, e domenica 18 febbraio con una doppia visita, la prima alle 10.30 e la seconda alle 18.

La mostra è il punto di arrivo di un lungo lavoro antologico condotto da Ilaria Piazza e durato 4 anni, cominciato dal fondo che gli eredi di Achille Calzi hanno donato al MIC nel 2013 e che ha inteso riportare alla ribalta un artista, prematuramente scomparso, ma che è stato una figura di rilievo per la produzione simbolista e liberty, non solo faentina.

Achille Calzi (1873 -1919) incarna la figura dell’artista progettista tipico dell’Arts and Crafts internazionale. Nonostante avesse scelto di vivere in provincia – viaggiò molto, ma non abbandonò mai Faenza – si tenne sempre aggiornato sui tempi (era un lettore avido di riviste e era in contatto con artisti, letterati, musicisti, tra cui Pellizza da Volpedo, Adolfo de Carolis, Arturo Martini, Giosuè Carducci, Alfredo Oriani, Gabriele D’Annunzio e Riccardo Zandonai) si confrontò prima con il Simbolismo poi con il Liberty lavorando molto per le arti applicate (ceramica, mobili, cartellonistica, illustrazioni, architettura).

In mostra si possono ammirare moltissimi inediti, scoperti nelle case di tanti collezionisti privati, che hanno collaborato alla ricerca, contribuendo alla ricostruzione del suo lavoro e al ritratto di un ecclettico artista e un fine intellettuale. Non mancano le numerose caricature che rivelano la vena ironica e umorista dell’artista. Celebri sono quelle di Gabriele D’Annunzio e Alfredo Oriani. Chiude la mostra una galleria di 25 cartelloni satirici che Calzi cominciò a realizzare dallo scoppio della prima guerra mondiale. Sono vignette – di oltre un metro di altezza – di commento critico alle cronache di guerra. All’inizio i cartoni venivano esposti nella vetrina di una sartoria del centro storico di Faenza – subirono anche delle censure – ma poi, sul finire della guerra, Calzi li appendeva personalmente ogni mattina nella piazza principale, regalandoli alla città.

La mostra è realizzata grazie al sostegno di Regione Emilia Romagna e con il contributo di BCC- Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese, del Gruppo Hera, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Sacmi.

Il biglietto di ingresso per la visita guidata con aperitivo del 16 febbraio costa 12 euro (2 euro per aperitivo), 7 euro per i faentini (2 euro in più per l’aperitivo), nelle altre giornate la visita è inclusa nel prezzo del biglietto e costa: 10 euro intero, 7 euro ridotto, 5 euro per i faentini.

Info: 0546 697311, www.micfaenza.org