Cuori di terra del Teatro dell’Orsa in scena alla Corte di Giarola a Collecchio (PR)

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Teatro dell’Orsa, Cuori di Terra – foto di Gaetano Nenna

Monica Morini e Bernardino Bonzani presenteranno nell’ambito del Festival PoetaTerra 2023 l’intenso spettacolo dedicato alla vicenda dei sette fratelli Cervi, vincitore del prestigioso Premio Scenario per Ustica. Ingresso libero e gratuito

COLLECCHIO (PR) – «Così emblematica per il suo esito tragico, quella dei Cervi rappresenta la storia di molte famiglie emiliane, di gente che matura consapevolezza politica e sociale orientata verso i principi di solidarietà e di umanità, in un cammino di emancipazione che si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza. La vicenda dei Cervi è singolare per la grande vitalità che si intravede; il coraggio, l’arguzia, l’allegria con cui la famiglia visse dal principio alla fine la sua tragedia. Ci sono storie che si aggrappano alla Storia, che qualcuno preferisce dimenticare ma che rinascono dentro gli occhi di chi le ascolta»: Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa introducono Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi, spettacolo per tuttə a partire dai 12 anni che sarà in scena sabato 30 settembre alle ore 21 nel teatro della Corte medievale di Giarola a Collecchio, in provincia di Parma, nell’ambito del Festival PoetaTerra 2023 e in collaborazione con A.N.P.I. Collecchio, Comune di Collecchio e Corte di Giarola.

Cuori di terra ha vinto il Premio Scenario per Ustica, il prestigioso riconoscimento nazionale per l’impegno nel teatro civile e di memoria «per la lettura non agiografica della storia dei fratelli Cervi riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società».

«Questo spettacolo porta una visione più che mai attuale nella situazione che stiamo vivendo» aggiungono gli artisti «A un uomo che domanda come si possa prevenire la guerra, Virginia Woolf, nel libro Le tre ghinee, risponde: “Occorre narrare biografie”. Quasi a suggerire che, nell’imminenza di una guerra e perciò di migliaia di morti, l’antidoto migliore è quello di raccontare delle storie di vita, dell’unicità insostituibile di quelle esistenze, patrimoni che possono essere perduti per sempre».

«I Cervi ancora oggi sono a indicare una via, sono stella polare» concludono «La pace, la libertà non sono diritti individuali: si rispecchiano negli altri, perché ciascuno è parte di un tutto. Chi non ha memoria non costruisce futuro».

Ingresso libero e gratuito.

Eventuali prenotazioni: inviare messaggio WhatsApp al numero 351 5482101.

Info sul Teatro dell’Orsa: www.teatrodellorsa.com.

Info su PoetaTerra: https://www.teatrodellorsa.com/festival-poetaterra-iii-edizione/.