Martedì 9 luglio 2019 il debutto della coreografia “La danseuse malade”
BOLOGNA – Ancora un ricco appuntamento con il festival “Cuore di Tokyo”, che martedì 9 luglio ospita il debutto della coreografia di Ikuyo Kuroda “La danseuse malade” e il concerto di Piana, una delle interpreti nipponiche più significative della musica elettronica. In programma anche un laboratorio di bonsai, la lettura di Mishima fatta da Lorenzo Balbi, direttore del Mambo, e l’incontro con Paola Scrolavezza intervistata da Daniela Camboni sul Giappone; per concludere con una selezione di cortometraggi provenienti dai maggiori festival. Appuntamento a Teatri di Vita e nel Parco dei Pini, a partire dalle ore 17 fino a sera (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it).
Il programma inizia alle ore 17 con il laboratorio di bonsai condotto da Stefano Golinelli e Giorgio Bassi; il laboratorio di teatro per adolescenti condotto da Patrizia Bernardi; l’apertura della mostra delle illustrazioni del creatore di Capitan Harlock, Leiji Matsumoto; e la videodanza giapponese in collaborazione con ZED Festival (ingresso libero).
Alle ore 19.30 Lorenzo Balbi legge la lezione “Sull’arte” tratta dalle “Lezioni spirituali per giovani samurai” di Yukio Mishima, in un progetto curato da Andrea Adriatico (ingresso libero).
Alle ore 20 debutto dello spettacolo “La danseuse malade” di Ikuyo Kuroda, tratto dal romanzo del fondatore del butoh.
Alle ore 21 la giornalista Daniela Camboni intervista Paola Scrolavezza, esperta di letteratura e transmedialità giapponese, nell’incontro su “Non solo sushi. Il Giappone tra stereotipi e sorprese”.
Alle ore 22.00 il cinema ci porta a scoprire l’ “Arcipelago Giappone”: quattro cortometraggi inediti in Italia: “Tezutsu – Fire Flower Town” di Tatsuya Ino, documentario sull’antica tradizione dei fuochi d’artificio; “Grand Bouquet” di Nao Yoshigai, corto sperimentale che ci porta in una inquietante visionarietà sul femminile; “Old Narcissus” di Tsuyoshi Shoji, racconto su un anziano attratto da giovanissimi ragazzi in giochi sadomaso; “Dear My (Im)possible Baby”, documentario della televisione nazionale giapponese sulla mostra “(Im)possible Baby” di Ai Hasegawa.
Alle ore 23.00 Piana in concerto: una delle più delicate e affascinanti interpreti contemporanee di musica elettronica giapponese.
E intanto, nella Sala Studio di via del Pratello 90/a prosegue dalle 17 alle 23 la mostra di Ai Hasegawa “(Im)possible baby” che spinge le possibilità biotecnologiche ai limiti della bioetica, immaginando la procreazione di una coppia lesbica senza apporto del seme maschile.
Il festival, che si conclude il 10 luglio, si svolge nell’ambito di “Bologna Estate”, con il contributo della Regione Emilia Romagna; con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e della Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia; con il sostegno di Campani Group, Compagnie des Hotels, Asahi e Kc Travel; e ha ottenuto la Effe Label, marchio di qualità dei festival europei concesso dalla EFA.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
DALLE ORE 17 continuano le attività permanenti inaugurate nel primo giorno del festival: la mostra “Capitan Harlock, pirata dello spazio”, opere autografe di Leiji Matsumoto, creatore del celebre manga; “Dansu! Focus Giappone”, selezione di videodanza in collaborazione con ZED Festival; il laboratorio di teatro per adolescenti “Esercizi per giovani samurai” condotto da Patrizia Bernardi.
ORE 17-19. Un laboratorio pratico per andare alla scoperta del bonsai. Durante il laboratorio saranno date informazioni e consigli sulla coltivazione dei Bonsai, attraverso esempi su alcuni esemplari. A condurre il laboratorio sono Stefano Golinelli e Giorgio Bassi, istruttori con diploma riconosciuto dalla Nippon Bonsai Association al termine della frequentazione della scuola d’arte bonsai (8 anni). Fanno parte del Gruppo Bonsai Dlf Bologna.
ORE 19.30 (ingresso libero). Lorenzo Balbi legge una lezione “Sull’arte”. E’ il penultimo appuntamento quotidiano con le “Lezioni spirituali per giovani samurai” scritte da Yukio Mishima, un progetto di Andrea Adriatico. Lorenzo Balbi è direttore del MAMBO, Museo d’Arte Moderna di Bologna.
ORE 20. Prima nazionale di “La danseuse malade”, spettacolo di danza contemporanea di Ikuyo Kuroda, una delle più acclamate coreografe giapponesi di danza contemporanea. Dopo una lunga formazione classica si traferisce a Londra al prestigioso Laban Centre, per dedicarsi allo studio della danza contemporanea. Ha vinto tra l’altro il Toyota Choreography Award al Dance Critics Society Award al Japan Dance Forum Award. “La danseuse malade” è un assolo di grandissima suggestione, creato con una breve suite sinfonica composta da Akira Ifukube, e basato sul romanzo omonimo scritto da Tatsumi Hijikata, lo ‘scandaloso’ fondatore del butoh.
ORE 21. “Non solo sushi. Il Giappone tra stereotipi e sorprese”: crediamo di sapere tutto, o perlomeno molto sul Giappone, perché è ricco di tradizioni di grande impatto evocativo ed esotico. Ma è davvero così? Ne parliamo con Paola Scrolavezza, docente di Cultura e letteratura giapponese all’Università di Bologna, esperta di letteratura e transmedialità giapponese e scrittura di genere, traduttrice in italiano di Ogawa Yoko, Higashino Keigo, Ekuni Kaori e Hayashi Fumiko, e autrice di numerosi studi sul Giappone contemporaneo (tra cui i libri “Lo schermo scritto. Letteratura e cinema in Giappone” e “La narrativa giapponese moderna e contemporanea”). A dialogare con lei è Daniela Camboni, giornalista di cronaca società tendenze, collaboratrice del “Corriere della sera” e di “Consumatrici.it”.
ORE 22. La rassegna cinematografica, sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, ci porta oggi nell’“Arcipelago Giappone”. Quattro cortometraggi nello spazio all’aperto per raccontare il Giappone contemporaneo in modi diversissimi tra loro, tra documentario, sperimentazione e dramma. “Tezutsu – Fire Flower Town” di Tatsuya Ino è un documentario che racconta i fuochi d’artificio di Toyohashi, tramandati da 450 anni (premiato al Greenwich Film Festival). “Grand Bouquet” di Nao Yoshigai è un’affascinante visione onirica sul femminile, presentata in prima mondiale alla Quinzaine des réalisateurs al festival di Cannes meno di due mesi fa. “Old Narcissus” di Tsuyoshi Shoji è la storia di un uomo di 70 anni che non riesce ad accettare l’età e rincorre giovani ragazzi nei sobborghi per sessioni sadomaso (premiato al Sapporo Short Fest 2018, al Rainbow Reel Tokyo e allo Shanghai Queer Film Fest). “Dear My (Im)possible Baby” è il documentario che la televisione nazionale giapponese NHK ha realizzato sulla mostra di Ai Hasegawa in programma durante il festival alla Sala Studio, tra arte, computer grafica, biotecnologia e diritti lgbt.
ORE 23. Piana in concerto. Piana, al secolo Naoki Sasaki, è una delle artiste più intriganti della scena elettronica giapponese, grazie alla sua flessibilità stilistica, alla voce unica e alla capacità di creare atmosfere emozionanti. La sua attuale etichetta è Noble. In molti anni di lavoro ha realizzato 4 album: “Snow Bird”, “Ephemeral”, “Eternal Castle”, “Muse”.
La “danzatrice malata” di Ikuyo Kuroda al debutto
e il concerto elettronico di Piana
Al festival “Cuore di Tokyo” di oggi un fitto programma
con il bonsai e i cortometraggi; con Lorenzo Balbi che legge Mishima
e Paola Scrolavezza che racconta il Giappone
A Teatri di Vita, martedì 9 luglio 2019
nell’ambito di Bologna Estate