Il sipario della 22a edizione si alzerà venerdì 2 ottobre con un tributo a Steve Grossman: la rassegna si prolungherà fino a maggio
BOLOGNA – E la musica ritorna al Jazz Club Ferrara. Dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria, che ne ha interrotto anticipatamente l’attività lo scorso 23 febbraio, il Jazz Club Ferrara riapre al pubblico, il prossimo venerdì 2 ottobre, con una nuova edizione di Ferrara In Jazz, la ventiduesima, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna e il sostegno di numerosi partner privati.
Nella mattinata di lunedì 14 settembre a Ferrara è stata presentata- con l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggi, Mauro Felicori- la prima parte di una stagione concertistica lungamente meditata e ripensata, modulata più volte per garantire la qualità delle proposte e la fruibilità in totale sicurezza di ogni singolo appuntamento che avrà luogo nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale inscritto nella lunga lista dei beni Unesco e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
“Pochi jazz club in Europa operano in uno spazio importante come il Torrione di Ferrara, opera di Biagio Rossetti. Peraltro, quello di Ferrara è, per programmazione e continuità- ha commentato l’assessore Felicori– uno dei più interessanti jazz club italiani. Dunque, il sostegno della Regione è nelle cose, e continuerà affiancando i bravi operatori estensi sia per elevare ancor più la qualità degli artisti ospiti, sia per fare crescere la scena jazz della nostra regione, immaginandola sempre più come ambiente favorevole e amico per la produzione artistica. Mi interessa assai la Tower Jazz Composers Orchestra, che vorrei divenisse, assieme alla ER Jazz Orchestra di Bologna una ‘ambasciata’ mobile della nostra regione. Così come stiamo studiando la possibilità di avere ospiti in residenze di lungo periodo alcuni fra i migliori musicisti internazionali per perfezionare i nostri talenti, ispirati dall’esempio di Steve Grossman che, nei suoi anni di soggiorno a Bologna fece scuola e contribuì a elevare le performance di tanti nostri giovani”.
Il sipario si alzerà venerdì 2 ottobre con Four For Steve, accorato tributo a Steve Grossman, musicista che più di tutti ha lasciato il segno sulla scena jazzistica italiana, da parte di quattro jazzmen che con il grande sassofonista hanno lungamente condiviso musica e vita: Carlo Atti (sax tenore), Nico Menci (pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso) e Max Chiarella (batteria).
In questi mesi sarà protagonista il miglior jazz italiano, tra grandi artisti, giovani talenti e nuovi progetti, coadiuvato da prestigiosi ospiti internazionali. Da ottobre a dicembre il pubblico del Jazz Club potrà così godere di 30 serate, di venerdì e sabato, che vedono coinvolti oltre 80 artisti quali Gianluca Petrella, Gabriele Mirabassi, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini, Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Tiziana Ghiglioni, Federico Casagrande, Joëlle Léandre, Piero Bittolo Bon, Antonio Faraò, Alfio Antico, Marco Bardoscia, Jim Black, Mirko Cisilino, Zeno De Rossi, Giancarlo Schiaffini, Francesco Cusa, Seamus Blake e molti altri.
Per permettere a tutti gli appassionati di godere dell’atmosfera unica del Torrione, nel corso della stessa serata si terranno due concerti, il primo alle 21 ed il secondo alle 22.30.
Ma il Torrione è anche sinonimo di didattica, esposizioni e visite guidate, al fine di ampliare l’offerta culturale di un’associazione che dal 1977 non conosce battute d’arresto.
Questa ventiduesima edizione è impreziosita dalla fitta e proficua rete di collaborazioni con Bologna Jazz Festival, Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna, Jazz Italian Platform, Seven Virtual Jazz Club, Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Piacenza Jazz, BilBOlBul Festival internazionale dell’illustrazione e del fumetto e Violipiano Music.
Ferrara In Jazz si prolungherà fino a maggio. Il programma della seconda parte della stagione (gennaio-maggio) sarà presentato in altra sede, ma possiamo anticipare che, non appena possibile, saranno recuperati molti dei concerti cancellati nel 2020, con ospiti quali Steve Kuhn, Christian Sands, Bobby Previte, João Bosco, Mônica Salmaso, Kurt Rosenwinkel e Lionel Loueke.
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