BOLOGNA – Consolidare il sistema di governance culturale di livello metropolitano articolato in ambiti distrettuali, per sviluppare una politica culturale territoriale condivisa attraverso azioni di programmazione, coordinamento, valorizzazione, produzione e diffusione culturale.
È questo l’obiettivo dell’Accordo attuativo della convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli comuni dell’area metropolitana bolognese – Sistema distrettuale per la cultura per il triennio 2016-2018 presentato ieri all’Ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana di Bologna.
Nel quadro degli indirizzi nazionali e regionali – Bologna è stata la prima Città metropolitana in Italia ad applicare la Legge Delrio e la prima a sottoscrivere l’Intesa con la Regione – prosegue in questo modo il sistema di governance a livello metropolitano avviato nel 2011 articolato in ambiti distrettuali. Nel 2013 tale progetto è stato inserito nel Piano Strategico Metropolitano quale progetto-quadro territoriale per le politiche e i singoli progetti in ambito culturale.
La Città metropolitana promuoverà e coordinerà le reti delle attività, degli istituti e dei servizi culturali, in un’ottica di miglioramento complessivo del sistema e di attenzione alle specificità territoriali ed istituzionali. In particolare definirà in accordo con i Distretti, a partire dalla pianificazione strategica metropolitana, le linee di intervento a livello metropolitano per le politiche culturali. Favorirà inoltre lo sviluppo delle reti del sistema culturale metropolitano (teatri, istituti culturali..) anche con specifici gruppi di lavoro tematici. Tra le altre competenze, attraverso la sua Istituzione Villa Smeraldi-Museo della Civiltà contadina, promuoverà la collaborazione tra gli istituti museali pubblici e privati del territorio per il consolidamento e la valorizzazione del Sistema dei Musei Metropolitani anche in raccordo con l’Istituzione Bologna Musei e con gli altri musei della città di Bologna.
L’Accordo prevede inoltre il Tavolo metropolitano di indirizzo in materia di cultura come previsto dall’Intesa (art. 5 comma 6 “La Regione e la Città metropolitana convengono sull’opportunità di riconoscere il Tavolo metropolitano in materia di cultura”) e il Comitato tecnico metropolitano come organismi di coordinamento metropolitani. Il primo si pone come luogo di confronto sulle linee di programmazione regionali a partire dal riconoscimento e valorizzazione dei distretti culturali e concorre alla costruzione del PSM con la definizione degli indirizzi generali in materia di cultura. Il Comitato rappresenta invece la struttura tecnica di attuazione delle linee strategiche indicate dal Tavolo.
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