Crisi aziendali: vertenza Demm di Porretta

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Si punta al rilancio del sito produttivo. Summit in Regione con l’assessore regionale Colla, azienda, vicesindaco della cittadina appenninica, Città metropolitana, sindacati e rappresentanti dei lavoratori. Soddisfazione delle istituzioni per le prospettive messe in campo

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – “Con oggi si chiude una fase burrascosa e se ne apre una nuova in cui siamo tutti impegnati a garantire un futuro all’azienda, che rappresenta una realtà prestigiosa e molto importante per il territorio”.

È questa la sintesi, condivisa dalle Istituzioni presenti, espressa dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro di ieri pomeriggio a Bologna in Regione, dove si è riunito il tavolo istituzionale di salvaguardia occupazionale sulla crisi Demm di Porretta (Alto Reno Terme), azienda metalmeccanica e motoristica dell’Appennino bolognese, oggi di proprietà della holding tedesca Certina.

Erano presenti all’incontro in viale Aldo Moro, oltre l’assessore regionale, il vicesindaco del Comune Alto Reno Terme, Elena Gaggioli, il consigliere delegato della Città metropolitana di Bologna, Massimo Gnudi, i rappresentanti dell’azienda Giovanni Santamaria (Ad) e Alberto Buratti (direttore generale), le rappresentanze regionali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl e dei lavoratori.

Le parti si sono incontrate, in videoconferenza, per valutare gli esiti dei tavoli di confronto sui temi di rotazione Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e trattamenti termici nella produzione, percorso iniziato con l’accordo in Regione nel gennaio 2020.

Il giudizio che le parti danno dei tavoli è positivo e prelude a ulteriori miglioramenti sia nell’applicazione della rotazione di Cigs sia nell’efficientamento, anche attraverso una diversa organizzazione dei trattamenti termici. Si individua la necessità di un investimento su di un nuovo impianto che permetta maggiore competitività, nell’ambito di un maggiore efficienza ambientale ed energetica.

Le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla proprietà un preciso impegno sulle prospettive di continuità per il futuro, sia a partire dall’investimento citato (trattamento termico) sia per quanto riguarda il recupero di fatturato e volumi, affinché permettano un incremento occupazionale. Questo con un accordo di programma con l’azienda.

La stessa azienda ha preso atto delle richieste e confermato l’impegno alla continuità dello stabilimento così come conferma l’investimento sugli impianti. Inoltre, l’azienda si impegna a una diversa rimodulazione dei turni e del personale, in modo da diminuire sempre più l’impatto sui costi aziendali del reparto, il tutto in attesa dell’avvio di un nuovo impianto. L’azienda si e impegnata, infine, per una costante ricerca di volumi aggiuntivi di fatturato e di trattamento termico conto terzi.

“Le istituzioni– ha aggiunto Colla– hanno chiesto alle parti certezze e un impegno preciso per evitare le turbolenze del passato e garantire l’occupazione, in un territorio particolarmente fragile come la montagna bolognese. Se si avvia una nuova fase, che prevede investimenti innovativi e ambientali e se c’è un accordo sindacale che metta in sicurezza un percorso di impatto sociale, allora in questo perimetro, in un rapporto di fiducia reciproca, noi siamo disponibili ad accompagnare l’azienda rispetto ai bisogni di investimento e commerciali. Così come confermo la continuità dell’impegno della Regione sulla formazione, per l’aggiornamento delle competenze e la riconversione dei lavoratori in cassa integrazione”.