Ara: “Al momento è l’unica soluzione per poter garantire alle famiglie il servizio ordinario ed evitare chiusure improvvisate”
Nelle giornate di martedì 12 e mercoledì 13 i nidi sono stati chiusi alle 16.30 anziché alle 17.45 per una temporanea sospensione del servizio cosiddetto prolungato, in attesa di capire se il 22% di assenze riscontrato lunedì fosse stato solo un picco. In realtà si è riscontrato un tasso di assenze anche leggermente superiore: il 22% nel nido è rimasto stabile mentre nella scuola d’infanzia il dato è passato dal 22 al 24%. A fronte di queste condizioni, nonostante il dato dei bambini assenti sia alto, non è possibile coprire un arco orario di oltre 10 ore, dalle 7.30 alle 17.45. Infatti, anche se i bambini nella fascia oraria oltre le 16.30 sono pochi, dovrebbe comunque essere garantita la presenza di un educatore per ogni sezione perché, come impongono i protocolli Covid, non si possono accorpare bambini di sezioni diverse.
Per questo motivo, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per cui si prevede che non sia stato ancora raggiunto il picco dei contagi, risulta inevitabile la sospensione del servizio di orario prolungato nei nidi fino a fine gennaio.
“Facciamo questa scelta – spiega l’assessore alla Scuola Daniele Ara – per poter garantire il servizio ordinario alle famiglie ed evitare di dover ricorrere a chiusure anticipate decise giorno per giorno nelle diverse scuole come invece già sta accadendo in altre realtà del Paese. Nel caso dovessimo registrare un miglioramento prima di quella data, non esiteremo a ripristinare l’orario prolungato anche prima. Questo prescinde ovviamente dalle singole situazioni in cui si registrano casi di positivi al Covid, che tra ieri e oggi ci ha già portato a chiudere 5 sezioni, tra nidi e scuole d’infanzia.
Nel frattempo – prosegue Ara – stiamo lavorando ad un miglioramento del modello delle sostituzioni che, anche a fronte di un’evoluzione positiva della pandemia con un calo dei contagi, ci consentirà comunque di ottimizzare la gestione delle sostituzioni. È infatti evidente che le assenze del personale, sebbene non ai livelli straordinari di questi giorni, con il Covid sono complessivamente aumentate e non di poco. Si sta lavorando a questo nuovo modello delle sostituzioni, che sarà anche oggetto in questi giorni di un confronto già programmato con le organizzazioni sindacali, da cui contiamo possano scaturire dei benefici concreti per i servizi.
Inoltre stiamo anche sostenendo la diffusione capillare di tre bandi, aperti fino a maggio, per raccogliere la disponibilità di nuovi supplenti che possano andare ad incrementare le disponibilità attuali delle altre graduatorie vigenti, due per ogni profilo profilo professionale. E speriamo che anche da questo canale possano derivare altre risorse utili a migliorare la situazione delle supplenze.
Nei prossimi giorni – conclude Ara – incontrerò anche i Presidenti dei comitati di gestione 0-6 per fare il punto su questa complessa situazione”.