Nel 2016 l’età media della popolazione cesenate è di 46 anni (con un lieve aumento rispetto al dato 2015, quando si era assestata sui 45 anni), e risulta così leggermente più alta della media nazionale che è di 44,6 anni (era 44,4 nel 2015).
Decisamente più alto rispetto al dato nazionale, invece, è l’indice di vecchiaia che si registra in riva al Savio: qui, infatti, si contano 192 anziani che escono dal mondo del lavoro ogni 100 giovani che vi entrano, contro i 154,1 della media italiana. Da sottolineare, fra l’altro, che il 2016 ha segnato un aumento significativo di questo dato: +4 punti rispetto al valore 2015, ch era pari a 188.
Questo dato si riflette, ovviamente, sulla composizione della popolazione: quasi un cesenate su quattro (precisamente il 27,7%) ha più di 65 anni, mentre gli ‘over 75’ rappresentano il 13,3% del totale.
E ancora una volta, a mitigare, almeno in parte, l’invecchiamento della popolazione la componente straniera. Anche nel 2016, infatti, per i cittadini provenienti da altri paesi, la fascia predominante è quella in età lavorativa, e la loro età media è di 34 anni, mentre sono pochissimi gli ultrasettantenni.
“Non sorprende che l’attuale fotografia della popolazione anziana a Cesena – commentano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi per le persone – ci restituisca l’immagine di una città dove gli anziani sono molto più numerosi dei bambini: è una tendenza osservata da tempo e che, nel corso degli anni, ci ha portato a modulare in modo diverso il nostro sistema di welfare, portandoci, ad esempio, a incrementare le risorse umane ed economiche per provvedere alle sempre più numerose persone non autosufficienti. E ci è utile anche guardare ai dati nazionali, che con il loro andamento ci forniscono ulteriori elementi di riflessione: a livello italiano risultano in diminuzione sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (che ora conta 39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%), mentre l’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, e quello di dipendenza degli anziani al 34,2%. La tutela del nostro stato sociale deve, inevitabilmente, confrontarsi con questi numeri”
Entrando nel dettaglio, nel giro di un anno gli anziani con più di 75 anni sono aumentati del 20%, passando dai 12.597 di fine 2015 ai 12.860 presenti al 31 dicembre 2016. I quartieri che registrano la maggior presenza di grandi anziani sono, nell’ordine, l’Oltre Savio (2.517), il Cervese Sud (1.780), Centro Urbano (1.731) e il Fiorenzuola (1.526).
Con l’aumentare dell’età sale anche il rapporto fra vedovi e vedove: queste ultime sono 4.530 e superano di oltre 5 volte i vedovi, che sono appena 906.
Estremamente interessante è l’elaborazione riguardante le 16.310 famiglie cesenati – +1,3% rispetto al 2015 – che hanno al loro interno almeno una persona con 65 anni ed oltre. Di queste ben 9.969 (pari al 23,6% di tutte le famiglie cesenati) sono famiglie composte solo da anziani (6024 con 1 componente e 3.945 con 2 componenti). A seguire troviamo 879 nuclei in cui solo uno dei due coniugi ha già raggiunto o superato i 65 anni di età. I nuclei che ospitano tre o più anziani sono 97.
I nuclei familiari con “grandi anziani” che vivono soli, invece, sono 5.926 (+2% rispetto al 2015) e rappresentano il 13,8% del totale delle famiglie. In 4.239 casi si tratta di famiglie mono composte in cui l’anziano vive solo, mentre nelle restanti 1.687 famiglie entrambi i coniugi hanno 75 anni ed oltre. A completare il quadro, troviamo 985 famiglie in cui uno solo dei due coniugi ha superato i 75 anni. In totale, le famiglie che hanno al loro interno uno o più grandi anziani sono 10.111, con un aumento di 207 unità rispetto al 2015.
In questo quadro, un posto di rilievo spetta a chi ha raggiunto la fatidica età dei cento anni. Al 31 dicembre 2016 erano 26 i cittadini cesenati che avevano superato il traguardo del secolo di vita (3 in meno rispetto al numero registrato nel 2014). Fra loro si contano 8 maschi e 15 femmine. La cittadina più longeva del nostro comune ha spento nell’ottobre dello scorso anno ben 110 candeline. Questo piccolo esercito è composto per intero da cittadini italiani e 23 di essi sono nati in un comune della provincia di Forlì-Cesena. Nella loro condizione di stato civile prevale ovviamente la vedovanza, per 4 cittadini lo stato civile è “celibe/nubile”. Diciannove vivono all’interno del proprio nucleo famigliare e 15 di questi sono intestatari di foglio di famiglia, mentre 7 sono ospiti di una convivenza.
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