BOLOGNA – Il Comune di Bologna è disponibile ad acquisire il credito di imposta eventualmente richiesto dai suoi locatari di immobili a uso non abitativo. Lo ha deciso la Giunta dopo che l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che anche l’ente pubblico può acquisire crediti di imposta maturati da altri soggetti. I locatari di immobili comunali a uso non abitativo, oggetto di contratti di locazione, di concessioni-contratto e di convenzioni, potranno quindi optare per la cessione anche parziale del credito d’imposta al Comune, a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare per l’affitto dell’immobile.
“In questo difficile periodo, per sostenere cittadini, imprese e associazioni abbiamo innovato le nostre procedure e creato nuove forme di aiuto – sottolinea l’assessore al bilancio Davide Conte -. La delibera che abbiamo approvato nell’ultima Giunta ne è un esempio: utilizzare il credito di imposta dei locatari comunali come sconto sull’affitto è un sostegno importante che speriamo diventi pratica diffusa in città”.
I requisiti essenziali per cedere il credito di imposta al Comune sono: la presenza di uno specifico credito nei confronti dell’ente (accertamento dell’entrata sul Bilancio di previsione) e il non risultare morosi, con la precisazione che la morosità è da intendersi riferita alle quote di competenza del Comune nel caso di cessioni riferite all’anno 2020 (possibili a partire dal mese di marzo).
L’acquisto del credito da parte del Comune è compatibile con i benefici previsti con altri provvedimenti specifici dall’Amministrazione comunale. L’accettazione del credito di imposta da parte del Comune avverrà solo dopo l’emissione delle fatture o documenti da parte del Comune stesso, e all’incasso del dovuto, salvo specifiche situazioni da valutarsi tecnicamente volta per volta in base anche agli orientamenti dell’agenzia delle entrate.