La circolare, a firma della direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute, specifica innanzitutto che il tampone di chiusura della quarantena e dell’isolamento può essere eseguito in farmacia a carico del Servizio sanitario regionale, quindi gratuitamente, a prescindere dall’età, purché il cittadino abbia assistenza sanitaria in Emilia-Romagna.
“Confermiamo l’impegno annunciato –sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Per i cittadini della nostra regione mettiamo a disposizione un’ulteriore possibilità, che peraltro semplifica la procedura e velocizza i tempi”.
Un chiarimento, indicato nel documento della Regione, riguarda poi l’autosorveglianza degli alunni asintomatici, prevista sempre dal decreto fino a 4 casi di positività nelle scuole primarie e fino a casi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori).
In queste circostanze fino al 28 febbraio è possibile eseguire gratuitamente con costo a carico della Struttura commissariale per l’emergenza pandemica un test antigenico rapido nasale presso le farmacie convenzionate della regione. È però necessaria la prescrizione elettronica dematerializzata di tipo farmaceutico che viene rilasciata dal pediatra di libera scelta o dal medico di medicina generale.
Sono state fornite, inoltre, indicazioni sulla chiusura della quarantena in farmacia per l’intero ambito educativo e scolastico, dai nidi alle superiori. Il decreto prevede che, qualora sia attuata la misura sanitaria della quarantena sulla base di un provvedimento emesso dal Dipartimento di Sanità Pubblica, sia eseguito un tampone antigenico o molecolare per la ripresa della frequenza in presenza. Il test potrà essere effettuato anche presso le farmacie convenzionate a partire dal termine di 5 giorni di quarantena precauzionale, presentando il provvedimento del Dipartimento di Sanità Pubblica di riferimento.
Per i soggetti sintomatici la regola è sempre la stessa: devono eseguire il test diagnostico a seguito di valutazione del pediatra o del medico di medicina generale, secondo le modalità già in uso nelle Aziende sanitarie.
Infine, lo stesso decreto (n.5 del 4 febbraio 2022) prevede che, fino a 4 casi di positività accertata tra bambini e alunni di asili nido, scuole materne e primarie, continui la didattica in presenza degli alunni ma alla comparsa di sintomi venga effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato, con autocertificazione del genitore alla scuola in caso di esito negativo; se invece il test antigenico autosomministrato risulta positivo, dovrà essere confermato tramite l’esecuzione di tampone antigenico o molecolare richiesto dal pediatra o dal medico di medicina generale.
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