“Innanzitutto vorrei ringraziare la Presidente del Comitato di Partecipazione della Scuola dell’Infanzia A.M. Gobetti per avere raccolto e rappresentato le istanze delle famiglie dei bambini che frequentano in questo difficile momento.
In riferimento a quanto accaduto nel caso del tracciamento che ha coinvolto più sezioni siamo a comunicare i risultati dei tamponi effettuati: su 136 bambini monitorati 2 sono risultati positivi (uno asintomatico, uno con sintomi lievi, parte di due bolle separate). Il corpo insegnante sottoposto a tampone (28 insegnanti) è risultato completamente negativo.
Per quanto riguarda i compagni e le insegnanti dei due bimbi risultati positivi l’Asl ha disposto la proroga dell’isolamento fino a nuovo tampone.
Per quanto riguarda la riorganizzazione, dopo le verifiche dei giorni scorsi, gli uffici hanno immediatamente disposto una modifica sostanziale del piano organizzativo degli insegnamenti facoltativi che verrà valutato e confermato dal gruppo di coordinamento pedagogico.
Per la settimana entrante le docenti rimarranno assegnate provvisoriamente ad un’unica sede (quella in cui hanno preso servizio) fino a nuova verifica organizzativa.
E’ necessario considerare come nel caso in questione sia mancato il rispetto del piano inizialmente adottato, fatto che ha richiesto ulteriori approfondimenti.
Il piano organizzativo di gestione del personale docente e non docente impiegato nei servizi per l’infanzia comunali è coordinato dal gruppo di coordinamento pedagogico e dalla direzione dell’Istituzione dei servizi educativi e scolastici. Nonostante il comprensibile allarme e la necessaria rivisitazione organizzativa riteniamo che gli insegnamenti facoltativi rivestano lo stesso valore, fondamentale per uno sviluppo sereno ed armonico dei piccoli alunni, di tutti gli altri insegnanti che condividono con le famiglie un percorso di crescita dei loro figli. Facoltativo non significa meno importante, facoltativo significa che le famiglie hanno la libertà di scegliere per i loro figli se frequentare un determinato insegnamento oppure no, ma la possibilità di farlo deve essere garantita come previsto dalla norma.
Certo è che, l’evoluzione dell’emergenza e l’ulteriore cambiamento della situazione epidemiologica nella nostra Regione Emilia Romagna, potrebbe portare a diverse rivisitazioni organizzative che riguardano le opportunità formative proposte all’interno dei servizi, delle quali terremo tutti i soggetti interessati opportunamente aggiornati”.
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