Parte la richiesta al Governo per sostenere le spese legate alla pandemia. L’assessore Donini: “Un sistema sociosanitario come il nostro è fondamentale per rispondere ai bisogni dei cittadini”
BOLOGNA – Condivisione di una strategia di lungo periodo per sostenere e rafforzare un sistema sociosanitario pubblico e universalistico qual è quello dell’Emilia-Romagna, ma anche un appello al Governo per garantire il sostegno economico necessario alla copertura delle spese legate alla pandemia.
Sono i punti principali emersi dall’incontro avvenuto tra la Regione Emilia-Romagna, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e della Direzione generale dell’assessorato, e Cgil (Luigi Giove), Cisl (Filippo Pieri) e Uil (Giuliano Zignani), confederali e di categoria.
Al centro dell’intesa raggiunta, il bilancio sanitario regionale: la legge di bilancio 2022, pur avendo aumentato il Fondo sanitario nazionale – peraltro tutto vincolato nella destinazione di spesa – non ha stanziato le risorse necessarie per coprire le spese affrontate nel 2021 per il Covid. Una situazione che rappresenta un problema per la grande maggioranza delle Regioni, soprattutto quelle, come l’Emilia-Romagna, che dispongono di un consistente e qualificato sistema di sanità pubblica. Pertanto, se non verranno stanziate risorse adeguate, a fronte anche della recrudescenza rappresentata dalla nuova ondata epidemiologica, per il 2022 il rischio è di un deficit di bilancio non sostenibile.
“Gli anni della pandemia ci hanno insegnato che un sistema sociosanitario pubblico e universalistico, come il nostro, è fondamentale per rispondere ai bisogni di salute e di servizi sociali dei cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-; motivo per cui è importante portare avanti insieme le richieste necessarie. Sostenere e rafforzare un sistema di questo tipo- ha proseguito l’assessore- passa anche attraverso la necessità di dare una risposta a tutto il personale dell’Emilia-Romagna che non ha mai smesso di operare in questi due anni, con un impegno straordinario. Per questo- ha concluso l’assessore- la Regione, insieme a Cgil, Cisl e Uil, ritiene necessario rispondere all’emergenza sanitaria in corso, ma anche pensare e condividere, nello spirito unitario a fondamento del Patto per il Lavoro e per il Clima, una strategia di lungo periodo, che guardi al futuro dell’Emilia-Romagna”.
I punti condivisi
Durante l’incontro, Regioni e sindacati hanno condiviso la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto, con l’obiettivo di condividere e valutare le strategie relative alla programmazione sanitaria alla luce del nuovo Pssr (Piano sociosanitario regionale) e dell’applicazione del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Si è deciso di condividere, a partire dagli accordi già sottoscritti, i principi fondamentali e strategici della programmazione del piano triennale dei fabbisogni di personale 2022-2024: questo alla luce dello sblocco delle assunzioni, dichiarato a partire dall’1 gennaio 2022, necessario rispetto alla copertura del turnover, sia in ragione dell’emergenza pandemica in corso, che delle assunzioni relative alle progettualità legate al Pnrr.
C’è, inoltre, l’impegno a dar seguito al verbale di confronto regionale, sottoscritto tra le parti a luglio 2021, con particolare riferimento all’adeguamento dei fondi contrattuali, sulla base delle disposizioni di legge. Ancora, l’impegno alla copertura, anche per il 2022, dell’intera spesa di personale, comprensiva anche della retribuzione accessoria, per le assunzioni effettuate in aggiunta alle vigenti dotazioni organiche, in applicazione e nei limiti delle norme di legge collegate all’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 e oggetto di specifici finanziamenti statali integrativi.
Infine, Regione e sindacati hanno ribadito l’impegno reciproco a individuare tutte le soluzioni possibili per ottenere, da parte del Governo, strumenti di sostegno reale per la copertura delle spese Covid da parte delle Regioni.