PARMA – Il Comune di Parma rende note le misure previste per le attività commerciali di prevenzione sanitaria in vigore fino al 3 aprile 2020.
Le istruzioni contenute nei decreti ministeriali vanno veicolate in maniera capillare, sia agli operatori che alla città.
“La comunità economica di Parma” vuole sottolineare l’Assessore al Commercio ed Attività Produttive del Comune di Parma Cristiano Casa “sta vivendo un momento difficile e complesso. In questo momento dobbiamo tutti collaborare seguendo le istruzioni indicate dalle autorità sanitarie. E’ un’azione di comunità importante, che può proteggerci e sostenerci, e aiutarci a ripartire il prima possibile”.
Ecco quanto stabilito dal DPCM, con specifico riguardo alle attività commerciali ed assimilate.
I gestori delle attività devono adottare le necessarie misure organizzative di seguito indicate.
- Lo svolgimento dell’attività di ristorazione quali pub, bar, ristoranti e attività similari potrà continuare a svolgersi espletato per i soli posti a sedere. Tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali gli avventori devono essere messi nelle condizioni di rispettare la distanza di almeno 1 mt. tra loro.
- Per le altre attività commerciali vale lo stesso principio: è prevista l’adozione di misure organizzative tali da escludere assembramenti di persone e in modo che sia data la possibilità ai frequentatori di rispettare la distanza di almeno un metro tra loro.
· Non ci sono divieti riguardanti lo svolgimenti dei mercati ordinari all’aperto.
· Si raccomanda di seguire le misure igieniche previste nei suddetti decreti e, in particolare, per tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, di mettere a disposizione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani e pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Si rammenta che l’inottemperanza alle disposizioni dettate dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 e 4 Marzo 2020 comporta l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 650 del Codice Penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a euro 206).