Venerdì 24 novembre (ore 21,15) il Teatro CorTe festeggia il ritorno di Ivano Marescotti con il nuovo monologo satirico “La Lingua Neolatrina”. Dall’omonimo pamphlet di Maurizio Garuti un recital su misura per il mattatore romagnolo. Al centro i luoghi comuni dell’italiano del terzo millennio: un attimino, piuttosto che, non me ne può fregare di meno, lato B, tirarsela, quant’altro, fake news…. Repertorio dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari che Marescotti affronta sorprendendo con un approccio sempre originale. Sul palco tanti personaggi, variamente contaminati dalle parole-virus contemporanee, in un rosario di gag. Ma quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole il vuoto di un’epoca
CORIANO (RN) – Venerdì 24 novembre (ore 21.15) il Teatro CorTe festeggia il ritorno di Ivano Marescotti con il nuovo monologo satirico “La Lingua Neolatrina”.
Dall’omonimo pamphlet di Maurizio Garuti un recital su misura per il mattatore romagnolo.
Al centro i luoghi comuni dell’italiano del terzo millennio: un attimino, piuttosto che, non me ne può fregare di meno, lato B, tirarsela, quant’altro, fake news…. Repertorio dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari che Marescotti affronta sorprendendo con un approccio sempre originale.
Sul palco tanti personaggi, variamente contaminati dalle parole-virus contemporanee, in un rosario di gag.
Ma quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole il vuoto di un’epoca.
Venerdì 24 novembre, alle ore 21.15, il Teatro CorTe di Coriano festeggia il gradito ritorno sul palcoscenico dell’entroterra di Ivano Marescotti con il nuovo monologo “La Lingua Neolatrina”, scritto per il mattatore romagnolo dal fido Maurizio Garuti.
“La Lingua Neolatrina” sono i luoghi comuni dell’italiano, parlato e scritto, del terzo millennio. Il recital rappresenta infatti l’evoluzione scenica dell’omonimo pamphlet di Garuti edito da Pendragon. Scritto su misura per la versatilità attoriale di Marescotti, lo spettacolo mette al centro le parole virali che pronunciamo ogni giorno in modo quasi compulsivo e, il più delle volte, inconsapevole. Da un attimino a piuttosto che, da mi fa morire a non me ne può fregare di meno, da lato B a tirarsela, da in qualche modo a quant’altro, da fare sesso a fare un passo indietro, da mi piace a non ci posso credere, da strage sfiorata a fake news…
Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari che Marescotti affronta sorprendendo lo spettatore con un approccio sempre originale. Mette in scena frammenti di parlato, conciona da pseudo linguista, tuona in politichese, evoca l’invettiva da bar, si esibisce nello slang televisivo e giornalistico, chiosa il turpiloquio… Come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, salisse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag. Solo che quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole ognuno può leggere, a suo modo, il vuoto di un’epoca.
Ingresso: Platea € 15, Galleria € 12
Riduzione di € 2 sui biglietti interi per under 25, over 65, soci Arci, youngERcard
Info e prenotazioni: CorTe tel 329/9461660 – 0541/658667 – corianoteatro@gmail.com
Prevendita on line: liveticket.it/teatrocortecoriano
Apertura biglietteria nel giorno di spettacolo: ore 17,30
corianoteatro.it FB Teatro Corte Coriano TW @teatrocorte