Corrado Corghi : viaggi, Chiesa, rivoluzioni (1956-1975) di Andrea Montanari

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REGGIO EMILIA – UN VOLUME SU CORRADO CORGHI A 100 ANNI DALLA NASCITA

Dirigente politico democristiano, stimato amministratore pubblico, intellettuale cattolico calato nei drammi del secolo e, allo stesso tempo, protagonista di leggende fra romanzo e realtà. Morto nell’ottobre 2017 e nato a Reggio Emilia 100 anni fa, nell’ottobre del 1920, Corrado Corghi è stato un protagonista indiscusso del Novecento reggiano e italiano; nonostante ciò, la sua biografia deve ancora essere ricostruita con precisione.

È quello che tenta, in parte, di fare Andrea Montanari, autore di “Corrado Corghi. Viaggi, Chiesa, rivoluzioni (1956-1975)”, edito da “Le Piccole Pagine” di Piacenza e fra pochi giorni in libreria. Un agile volume che, come è evidente dal titolo, studia le mosse di Corghi in quasi venti anni di vita attraverso la lente di una serie sterminata di rapporti e missioni internazionali.

Il libro, racconta Montanari, “ha inizio nel 1968, anno delle dimissioni di Corghi dalla Democrazia cristiana, in cui rivestiva l’importante ruolo di segretario regionale per l’Emilia-Romagna. Poi si balza all’indietro, ricostruendo il suo viaggio nell’Ungheria del 1956 invasa dai carri armati sovietici, per proseguire con le missioni in Algeria e nell’Albania comunista di Enver Hoxha”.

Non è tutto: “La ricostruzione biografica – spiega Montanari – continua con i viaggi in lungo e in largo in un Sudamerica lacerato negli anni Settanta da rivoluzioni e colpi di stato, raccontando l’amicizia e la reciproca profonda stima con un altro reggiano illustre, mons. Sergio Pignedoli, gli incontri con Fidel Castro e Salvador Allende e la mediazione che Corghi tentò per il rilascio in Bolivia dell’intellettuale marxista Regis Debray, compagno di guerriglia di Che Guevara”.

C’è spazio anche per il frangente più controverso, quello della lotta armata in Italia e delle Brigate rosse. “Ma è sbagliato – spiega ancora Montanari – concentrarsi solo su questo aspetto. Si compierebbe l’errore di appiattire una figura estremamente complessa come quella di Corghi, una vita quasi centenaria come la sua densa di incontri ed esperienze”.

Il libro di Montanari, dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Parma, realizzato dopo un lungo scandaglio nell’archivio personale di Corghi conservato presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Reggio Emilia, sarà presentato online venerdì 11 dicembre alle ore 18 insieme a Mirco Carrattieri (Istituto nazionale Ferruccio Parri), Guido Panvini (Università di Bologna) e Alessandro Santagata (Università di Padova).