Coronavirus. Ordinanza firmata dal presidente Bonaccini

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In Emilia-Romagna restano chiusi i parchi pubblici, no a spostamenti e bici se non per motivi di salute e lavoro, niente passeggiate e jogging. E nella provincia di Rimini restano le disposizioni sulla mobilità viaria per favorire i controlli. Prorogati al 13 aprile i provvedimenti in scadenza oggi e non evidenziati nell’ordinanza firmata ieri con il ministro della Salute, Speranza

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza che proroga, da oggi fino al prossimo lunedì 13 aprile, le misure restrittive adottate fino ad ora nella nostra regione per contenere la diffusione del Coronavirus, non evidenziate in quella sottoscritta nella serata di ieri insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza.

In particolare, viene confermata la chiusura al pubblico di parchi e giardini pubblici per evitare assembramenti di persone.

Ribadito il no all’uso della bicicletta o agli spostamenti a piedi se non per le sole motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre esigenze di primaria necessità come gli acquisti di generi alimentari). E nel caso in cui lo spostamento a piedi sia dovuto a ragioni di salute o per le esigenze fisiologiche dell’animale di compagnia, resta confermato l’obbligo a restare in prossimità della propria abitazione. Sono quindi escluse passeggiate, jogging o attività motorie di altro genere.

Nelle aree di servizio e di rifornimento carburante, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (ai sensi del Dpcm 11 marzo 2020) è consentita solo ed esclusivamente lungo la rete autostradale.

Inoltre, nella provincia di Rimini restano in vigore tutte le disposizioni inerenti all’attuazione al piano di riassetto complessivo della mobilità viaria per potenziare i controlli sulle regolarità degli spostamenti delle persone (definite dall’ordinanza del presidente della Regione del 22 marzo 2020).