La Regione accelera e stabilisce il riconoscimento e la valorizzazione delle esperienze lavorative effettuate durante l’emergenza Covid. Interessati coloro che avevano intrapreso il percorso per il rilascio della qualifica professionale di Oss prima del 23 febbraio 2020, quando sono entrate in vigore le norme per il contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica
BOLOGNA – Via libera al riconoscimento e alla valorizzazione delle esperienze lavorative dei partecipanti ai corsi per Operatore socio-sanitario (Oss), in corso di realizzazione nel periodo in cui sono in vigore le misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19.
Lo ha stabilito la Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, per permettere alle persone che abbiano già intrapreso un percorso formativo di completarlo e acquisire la qualifica professionale. Il provvedimento segue quello dei mesi scorsi (delibera della Giunta regionale n. 223 del 23 marzo 2020), che aveva approvato le disposizioni straordinarie per lo svolgimento a distanza degli esami per il rilascio della qualifica professionale di operatore socio-sanitario.
“Il nostro obiettivo– afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione professionale, Vincenzo Colla– è quello di permettere alle persone impegnate in percorsi formativi di operatori socio-sanitari di rispondere alla domanda espressa dalle strutture regionali, individuando le migliori modalità per riconoscerne l’impegno e la disponibilità attraverso la valorizzazione delle esperienze lavorative effettuate. Figure professionali fondamentali per la comunità regionale, in grado di svolgere attività di cura e di assistenza alle persone in condizione di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e psichico, e di soddisfarne i bisogni primari favorendone il benessere e l’autonomia, nonché l’integrazione sociale”.
Interessato al provvedimento chi aveva intrapreso il percorso per il rilascio della qualifica professionale di Oss realizzati da Enti di formazione accreditati e formalmente autorizzati dalla Regione prima del 23 febbraio 2020, quando è entrato in vigore il Decreto legge sulle “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Le esperienze lavorative di questi soggetti potranno essere messe in valore quale parte integrante e/o sostitutiva delle attività di stage obbligatorio, in applicazione delle disposizioni regionali in materia.
La delibera, inoltre, stabilisce in dettaglio anche le modalità di accertamento, tramite evidenze e quantificazione rispetto allo stage, delle esperienze lavorative.