Il sindaco di Modena Muzzarelli ricorda l’ex ministro dell’ultimo governo Prodi. “Non hai smesso di credere alla possibilità di un futuro più giusto”
MODENA – “Un economista attento al territorio e ai suoi valori, un politico autenticamente riformista che è stato tra i protagonisti dell’Ulivo e delle migliori esperienze del centrosinistra degli ultimi 25 anni”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così l’ex ministro dell’ultimo governo Prodi Giulio Santagata, scomparso a 74 anni.
Originario di Zocca, Santagata è stato ministro per l’Attuazione del programma tra il maggio 2006 e il maggio 2008 dopo aver diretto l’esperienza innovativa dalla “Fabbrica del programma” avviata nel 2005, alla base della coalizione dell’Unione che vinse le elezioni del 2006. L’iniziativa si riallacciava all’esperienza dell’Ulivo di dieci anni prima, quando Santagata divenne consigliere economico del presidente del Consiglio Romano Prodi dopo essere stato dirigente della Regione Emilia-Romagna e della società Promo. Santagata è stato anche parlamentare per tre legislature, tra il 2001 e il 2013.
“La nostra è stata un’amicizia profonda – ricorda Muzzarelli – e spesso ho avuto la possibilità di confrontarmi informalmente con lui. Non ha mai smesso di credere nella possibilità di un futuro più giusto, come dimostra anche il libro uscito nel 2022 (L’ira del riformista) che rappresenta uno stimolo, l’ennesimo offerto durante il suo percorso politico, per la ricerca – spiega il sindaco – di soluzioni democratiche e progressiste per il nostro Paese ai problemi dovuti alla crescente disuguaglianza sociale e alla sottovalutazione di tante questioni, a partire da quelle ambientali (con i costi della transizione ecologica che non devono essere fatti pagare ai più fragili) e da un welfare che deve essere generatore di lavoro e non alternativo all’occupazione”.
Cordoglio è stato espresso anche dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi sottolineando “la coerenza dell’impegno politico e istituzionale di Santagata che, grazie anche a un indubbio spessore scientifico e culturale, ha accompagnato e sostenuto il percorso riformista del centrosinistra, con proposte e idee per realizzare una maggiore equità sociale”.