Cordoglio per la scomparsa di Marco Santagata, intellettuale con Modena nel cuore

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Il sindaco Muzzarelli, insieme all’assessore Bortolamasi e al presidente del Consiglio Poggi, ricorda lo scrittore, critico e accademico originario di Zocca

luttoMODENA – A “Un intellettuale vero, raffinato e generoso, che ha sempre mantenuto, da uomo di cultura di statura internazionale, un rapporto affettuoso e fecondo con la sua terra d’origine, con la quale ha avuto un legame vivo e sincero”. Così il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, insieme all’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, ha espresso cordoglio per la morte di Marco Santagata, manifestando ai familiari le condoglianze a nome suo e della città.

“Con la scomparsa di Marco Santagata – ha aggiunto Muzzarelli – perdiamo un grande modenese e un uomo d’intelligenza cordiale, che mai l’eccellenza e il successo dei suoi scritti e dei suoi studi hanno allontanato dai rapporti stretti con i valori più profondi del territorio da cui proveniva, dove è stato sempre attivo a sostegno della cultura. A partire dal Premio Zocca Giovani, senza dimenticare le sue partecipazioni a tante iniziative delle Biblioteche comunali, dei Musei civici, nelle scuole, all’Estate modenese, al Poesia Festival delle Terre di Castelli, protagonista con i suoi testi delle letture online di Ert e degli e-book della casa editrice civica digitale ‘Il Dondolo’”.

Tra le primissime pubblicazioni online del progetto del Comune di Modena diretto da Beppe Cottafavi c’è, infatti, “Amici nemici” di Marco Santagata e Walter Siti, che racconta due vite parallele di studio e di scrittura di due grandi intellettuali modenesi: un premio Campiello (Santagata) e uno Strega (Siti). La formazione a Modena al liceo Muratori, l’esperienza a Pisa alla Normale. Un doppio racconto di formazione nel primo loro lavoro firmato insieme (www.comune.modena.it/ildondolo).

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, a nome di tuti i gruppi consiliari.

Marco Santagata, nato a Zocca il 28 aprile 1947, è morto a 73 anni a Pisa, dopo che il Covid-19 ha aggravato uno stato di salute già complicato. Scrittore, critico letterario e docente universitario, aveva vinto con le sue opere letterario numerosi premi e riscosso grande successo anche di pubblico con i suoi preziosi studi su Dante, Petrarca e Boccaccio. Vincitore del Premio Campiello nel 2003 con “Il maestro dei santi pallidi”, come italianista è tra i massimi esperti di lirica classica italiana. Laureatosi all’Università di Pisa come allievo della Normale, vi si è poi perfezionato in letteratura italiana, nel 1970. Tra le altre sue opere di narrativa, “Papà non era comunista” (1996, Premio Bellonci per l’inedito), “L’amore in sé” (2006, Premio Riviera delle Palme-San Benedetto del Tronto e Premio Stresa di Narrativa), “Il salto degli Orlandi” (2007), “Voglio una vita come la mia” (2008) e “Come donna innamorata” (2015, finalista al Premio Strega), “Il movente è sconosciuto (2018), “Il copista. Un venerdì del Petrarca” (Guanda, 2020; in precedenza pubblicato da Sellerio nel 2000). Santagata è stato il curatore delle opere di Dante nell’edizione Meridiani Mondadori ed è l’autore della biografia “Dante. Il romanzo della sua vita” (Mondadori, 2012; Premio Comisso e Premio Brancati) ed anche di un manuale di letteratura italiana per le scuole superiori edito da Laterza.