BOLOGNA – Appresa la notizia della scomparsa di Gianfranco Rimondi, l’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato quanto segue:
“Ci ha lasciato un grande uomo di teatro, figura di spicco della scena bolognese e nazionale.
Drammaturgo, regista e critico teatrale, che ha messo al servizio delle giovani generazioni la sua esperienza, facendo dello studio e della pratica teatrale la sua ragione di vita.
Dalla compagnia Teatro sperimentale città di Bologna, alla compagnia Teatro Evento, dal Teatro dei Dispersi ad Accademia ‘96 passando per la Scuola di Teatro di Bologna e per l’Accademia Antoniana di Arte Drammatica di Bologna. È stato tra i protagonisti dell’avanguardia a Bologna negli anni Settanta e il suo teatro politico e sociale lo ha portato a lavorare anche con i detenuti del carcere della Dozza e con gli studenti del Fermi e del Minghetti.
Un teatro immerso nella società, quella del territorio che abitava in particolare, che sapeva raccontare con intelligenza e passione.
Il lavoro di una vita che lo ha portato ad ottenere diversi premi e che continuerà ad essere d’ispirazione per le future generazioni.
Per questi motivi il Sindaco Virginio Merola gli aveva conferito la Turrita d’Argento nel febbraio del 2016.
Alla moglie Marina, alla famiglia e ai colleghi porgo le condoglianze dell’Amministrazione comunale e della città di Bologna”.