“Mauro Staccioli, uno dei più importanti e geniali artisti italiani del secondo Novecento è scomparso nella notte tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
L’Amministrazione riminese partecipa al compianto che tutto il mondo dell’arte sta esprimendo, riconoscendo in Staccioli il raffinato e rigoroso interprete di un minimalismo che da geometrico sapeva divenire sentimentale, emblematico.
L’opera dell’artista trova a Rimini una particolare relazione con un episodio presente nella prima edizione di Amarcord. Si trattava di un fatto realmente accaduto proprio in quella piazzetta: un servitore dei conti Zavagli venne fatto immergere nel ‘pozzo nero’ per recuperare l’anello caduto alla giovane contessina.
Oggi ‘l’anello ritrovato’ di Mauro Staccioli, forgiato in una calibrata e possente struttura in acciaio corten, può essere ruotato con la forza di un dito e, in questi anni, le sue infinite variabili di visione lo hanno fatto divenire uno dei luoghi più fotografati della città.”
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