Per Muzzarelli il fondatore dell’Angolo è stato “un prete che ha saputo andare, con concretezza, incontro agli ultimi”
MODENA – Sacerdote dotato di grande carisma e caparbietà, si è dedicato all’accoglienza fondando già nel 1978, partendo da un gruppo di amici della parrocchia di San Faustino, una comunità per affrontare il fenomeno della tossicodipendenza.
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in un messaggio di cordoglio per la scomparsa a 80 anni di don Giancarlo Suffritti, per anni poi parroco a Collegarola, sottolinea come nella sua esperienza “sia sempre stato un prete, all’apparenza ruvido ed essenziale, che ha saputo andare incontro agli ultimi, con la concretezza dimostrata gestendo personalmente per 30 anni la comunità l’Angolo, una struttura che nel tempo, oltre alla piaga della droga, ha affrontato anche i temi dell’immigrazione e, più recentemente, del carcere, con diversi progetti occupazionali in regime di detenzione.
All’Angolo tanti ragazzi modenesi, inoltre, hanno potuto fare un’esperienza di obiezione di coscienza e di servizio civile caratterizzata dai valori della solidarietà e dell’accettazione della diversità”.